(DIRE - Notiziario Sanita') Roma, 9 apr. - Coinvolgera' circa
dodicimila bambini solo a Roma, ventimila in tutto il Lazio. Una
campagna gratuita di prevenzione dei disturbi visivi partira'
domani nella Capitale per poi continuare nel mese di maggio. Si
chiama "Apri gli Occhi!" ed e' un'iniziativa incentrata su uno
spettacolo didattico che ha il fine di insegnare agli allievi
delle scuole primarie (elementari) a difendere il piu' importante
dei cinque sensi. La campagna proseguira' in altre citta' laziali
a partire da settembre. Ideata e realizzata dall'Agenzia
internazionale per la prevenzione della cecita'-Iapb Italia
onlus, l'iniziativa e' patrocinata dal Comune di Roma. Mira a
educare alle buone prassi visive attraverso una dimensione
ludica: la sua missione e' quella di insegnare a prendersi cura
degli occhi, organi che ci forniscono la maggior parte delle
informazioni sul mondo che ci circonda. Una pratica ancora piu'
importante al giorno d'oggi, dato che si vive piu' frequentemente
in dimensioni artificiali.
"I bambini - ha affermato Giuseppe Castronovo, presidente
della Iapb Italia onlus - apprendono piu' facilmente attraverso
il gioco, imparando a salvaguardare la vista per tutta
l'esistenza. Naturalmente e' fondamentale che i piu' giovani,
assieme alle famiglie e ai docenti, capiscano come prevenire
gravi disturbi visivi, accorgendosi tempestivamente di eventuali
anomalie".Secondo l'Istat nel Lazio vivono circa 32.000 ciechi.
In tutta Italia i non vedenti sono oltre 362.000, mentre coloro
che vedono pochissimo si stima che siano circa un milione e
mezzo. È, pertanto, fondamentale diffondere precocemente la
cultura della prevenzione. La mascotte di "Apri gli Occhi!" e'
Bat, un piccolo pipistrello miope che si rivolge ai bambini anche
attraverso un dvd che viene distribuito gratuitamente nelle
classi. Il quale aiuta i piccoli a non perdere d'occhioa' la
vista! Per maggiori informazioni chiamare il numero verde di
consultazione oculistica 800-068506 (attivo dal lunedi' al
venerdi', dalle 10 alle 13).
(Wel/ Dire)