(DIRE - Notiziario Sanita') Roma, 9 apr. - Una normativa che
riconosca istituzionalmente l'obesita' quale malattia sociale, in
modo che si possano individuare ed applicare tutte le forme di
tutela per chi ne e' affetto. Punta a quest'obiettivo il disegno
di legge promosso da Franca Biondelli del Pd e assegnato il 30
marzo all'esame della commissione Sanita'. Secondo la
parlamentare, l'obesita' grave deve essere quindi considerato un
problema di salute che non solo non va sottovalutato, ma che
merita una particolare attenzione sia nel momento della
prevenzione che dell'educazione sanitaria, ed ancor piu' nella
fase della cura e della riabilitazione e dell'inserimento
sociale. L'obesita' e' fenomeno purtroppo in incremento, malattia
diffusa nelle civilta' piu' evolute, per lo piu' chiara
conseguenza di cattive abitudini alimentari e di una limitata se
non assente attivita' fisica, con la concomitanza di fattori
genetici che ne scatenano la patologia.
Il disegno di legge, spiega la Bindelli, non parte dal
presupposto di individuare i parametri dell'obesita' e quindi di
quando e quanto debba essere considerata grave. Questo aspetto e'
lasciato alle competenti sedi ed istituzioni scientifiche che
sapranno valutare l'aspetto clinico e l'impatto sociale.
Piuttosto si vogliono creare i presupposti perche' il livello
di attenzione sia sempre adeguato, e quindi rappresenti la
piattaforma cui dovranno fare riferimento le istituzioni e gli
operatori. L'obesita', nelle finalita' del disegno di legge, va
considerata nella sua complessita', al fine di trovare soluzioni
idonee preventive, di diagnosi precoce, di terapia e di
riabilitazione, ma soprattutto di coinvolgere operatori, nonche'
i soggetti affetti da obesita' grave (o anche dei potenziali)
nella conoscenza dei rischi che ne derivano e quindi nella
necessita' che si introducano i princi'pi e le modalita' per una
corretta alimentazione. È necessario che i prodotti alimentari,
che rappresentano un fattore determinante della problematica,
siano al centro dell'attenzione tanto per i consumatori quanto
per le aziende produttrici o distributrici. Altro aspetto toccato
dal disegno di legge la mobilita'. Troppe volte le cronache ci
hanno riportato aspetti drammatici di cui sono stati protagonisti
gli obesi, a cominciare dai problemi della mobilita' e della
necessaria disponibilita' di attrezzature adeguate, sia presso le
proprie abitazioni che in luoghi pubblici o ancor peggio nei
luoghi di ricovero. È quindi indispensabile che venga garantito
il diritto alla mobilita' dei soggetti obesi con la realizzazione
di interventi finalizzati all'abbattimento di barriere
architettoniche che impediscono una vita sociale e quindi con la
fissazione di adeguati standard di progettazione delle strutture.
In particolare queste misure devono essere adottate da strutture
sanitarie deputate al ricovero, anche per i casi di urgenza.
(Wel/ Dire)