ASSOGENERICI: CONTENIAMO LA SPESA, MA IN ITALIA COSTANO TROPPO.
(DIRE - Notiziario Sanita') Roma, 29 set. - "Ma lo vogliamo
sviluppare o no questo farmaco generico in Italia?". E' cio' che
si e' chiesto, e pubblicamente ha domandato, Giorgio Foresti,
presidente Assogenerici, di fronte alla platea riunita al
Festival della Salute, che si e' tenuto a Viareggio.
"Ho l'impressione che non ci sia la volonta' politica di
farlo, per lo meno a livello nazionale- ha commentato Foresti-
ben vengano tutte le iniziative regionali, ma ci vorrebbe un
patto unico che metta d'accordo tutti gli interlocutori
coinvolti, con l'obiettivo di contenere i costi del settore
farmaceutico. Invece nel nostro paese il generico continua a
costare di piu' che all'estero". In Italia solo il 5% delle
prescrizioni riguardano i farmaci equivalenti, quelli non
"griffati" che pero' hanno lo stesso principio attivo.
"Ci sono ancora delle perplessita' da parte dei medici a
prescrivere i generici- ha aggiunto Ovidio Brignoli,
vicepresidente della Societa' italiana medicina generale-
resistenze che si riscontrano anche da parte del paziente e che
le regioni tentano di vincere attraverso diverse strade". Ma non
basta, ha affermato Roberto Malucelli, direttore generale Asur
Marche "pubblicizzare i farmaci equivalenti puntando solo sul
risparmio e' doppiamente controproducente".
(Wel/ Dire)