MINORI. EDUCAZIONE SESSUALE, UN "KIT" PER LE SCUOLE SUPERIORI
INIZIATIVA DEI GINECOLOGI SIGO CON VIDEO, GUIDA, POSTER E TEST.
(DIRE - Notiziario Sanita') Roma, 24 set. - Nelle scuole
superiori arriva un "kit" per l'educazione sessuale, con
materiali che vanno da un cortometraggio (firmato dal vignettista
Bruno Bozzetto) a un magazine, fino ad un test da fare prima e
dopo le lezioni. E' un'iniziativa della Societa' Italiana di
Ginecologia e Ostetricia (Sigo) per rispondere a quella che viene
definita "un'emergenza": ovvero, il fatto che "i giovani italiani
sono ignoranti in materia di sesso. E lo sanno". Infatti, si
legge in una nota, "chiedono a gran voce piu' informazioni
qualificate, a scuola (lo dice il 64%, il 70% delle femmine e il
58% dei maschi) ma anche a casa (44%)". Inoltre uno su quattro
dichiara di non utilizzare metodi contraccettivi perche' il
partner "preferisce non farlo", mentre sei ragazze su dieci non
li usano perche' "non li hanno a portata di mano". Il 21% si
"documenta" tramite siti o riviste pornografici, il 10% davanti
alla TV. È il quadro, per nulla confortante, che emerge da
un'indagine internazionale condotta in occasione della Terza
Giornata Mondiale della Contraccezione, che si celebrera' in
tutto il pianeta sabato 26 settembre.
La Sigo mette dunque in campo "il primo kit strutturato e
validato per l'educazione sessuale nelle scuole": un pacchetto
formativo uniforme per tutto il territorio nazionale, organico e
condiviso, che verra' distribuito a partire da ottobre. "Si
tratta di un'iniziativa assolutamente unica e innovativa in
Italia pensata per tutti i ginecologi che si recano nelle classi
per parlare di questi temi", spiega Emilio Arisi, membro del
direttivo Sigo e direttore di 'Scegli Tu', il progetto della
Societa' scientifica per una sessualita' consapevole.
Il Kit della Sigo, multimediale, comprende materiale per gli
studenti e gli insegnanti. "Vogliamo infatti stabilire- prosegue
Arisi- una sinergia fra giovani e adulti, con il medico come
mediatore. È l'unica via per riuscire davvero a stimolare
l'interesse e far maturare la responsabilita'. Chiediamo e
lanciamo un appello al Ministero perche' strumenti come questi
possano venire adottati ufficialmente".
L'Italia presenta "contraddizioni assolutamente peculiari",
sottolinea il comunicato, alla luce dell'indagine condotta nello
scorso luglio che ha coinvolto 2.825 ragazzi fra i 15 e i 21 anni
di 14 nazioni (Italia, Francia, Spagna, Gran Bretagna, Austria,
Polonia, Russia, Turchia, Australia, Cina, Malesia, Singapore,
Corea e Tailandia). Meno di un adolescente su quattro (22%) si
sente completamente a proprio agio quando parla di
contraccezione, persino con il proprio partner. Dato che si
riduce ulteriormente se si considerano le sole ragazze (18%).
Conoscono in media solo tre metodi per proteggersi e il 27% non
ne utilizza attualmente nessuno, percentuale che sale al 35% fra
le donne. Eppure il nostro Paese ha il piu' basso tasso di
gravidanze indesiderate. "Le ragioni possono essere varie-
afferma Salvatore Caruso, presidente della Fiss (Federazione
Italiana Sessuologia Scientifica)- ma non bisogna credere che
questo ci renda immuni dai rischi. I giovani dovrebbero poter
trovare disponibilita' di informazioni e comunicazione
qualificati, con una progettazione integrata famiglia, servizi e
Istituzioni. Una strategia che vede necessariamente la scuola
protagonista".
Il primo progetto di legge per l'inserimento dell'educazione
sessuale nelle scuole italiane risale al 1910 "ma ancora non
esiste nulla di strutturato- sottolinea la nota- solo interventi
sporadici e saltuari di ginecologi quando il singolo Istituto lo
richieda". Si tratta di "esperienze comunque preziose- rimarca
Arisi- che la Sigo ha raccolto e deciso di proporre in modo
organico. Ecco come e' nato il kit, con un linguaggio adatto ai
giovani, ricco, personalizzabile a seconda degli interlocutori e,
soprattutto, con il 'bollino di garanzia' della Societa'
scientifica". Oltre al cortometraggio, per gli studenti prevede
una guida informativa sotto forma di magazine, poster dedicati ai
metodi contraccettivi e agli organi genitali, un calendario
mestruale e test in ingresso e in uscita per misurare il livello
di conoscenza e il gradimento sulla lezione. Per gli insegnanti,
invece, e' stata predisposta una guida dove si insiste su
messaggi chiave, come l'importanza di utilizzare sempre la doppia
protezione (pillola e preservativo), si condanna senza appello il
coito interrotto, si ribadisce l'importanza di rispondere con
serenita' alle domande dei ragazzi, anche se provocatorie.
I principali obiettivi degli interventi formativi sono due:
difendere i ragazzi dal rischio di gravidanze indesiderate e
dalle malattie sessualmente trasmissibili. In Italia gli aborti
fra le minorenni sono in aumento, piu' che raddoppiati nelle
under-14, passati dallo 0,5% del 1995 all'1,2% del 2005. Lo
stesso vale per malattie come la clamydia, cresciuta negli ultimi
10 anni da 6 a 10 volte a seconda delle regioni. La strategia per
difendersi, promossa anche in occasione della Terza Giornata
mondiale, e' utilizzare in maniera consapevole i contraccettivi
piu' sicuri: pillola e preservativo, abbinati.
(Wel/ Dire)
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