(DIRE - Notiziario Sanita') San Marino, 22 set. - Meglio che i lavoratori sammarinesi non si ammalino, a rischio c'e' infatti il posto di lavoro. Soprattutto se si tratta di una malattia grave e prolungata. La Csu mette sotto accusa la Medicina fiscale della Repubblica di San Marino, denunciando in una nota il drammatico aut aut cui si sono trovati di fronte "diversi lavoratori con gravi problemi di salute: se vuoi continuare a curarti devi lasciare il posto di lavoro". La Centrale sindacale ha cosi' deciso di scrivere ai vertici dell'Iss e al segretario di Stato per la Sanita' Claudio Podeschi per chiedere un incontro per affrontare il problema. "Ormai da tempo i criteri di gestione delle malattie lunghe stanno creando profondi disagi e sollevano pesanti perplessita' sulla conduzione dell'Ufficio di Medicina Fiscale", attaccano i segretari di Csdl e Cdls, Giovanni Ghiotti e Marco Beccari, parlando di una situazione che sta diventando "insostenibile". Sono diversi, infatti, i casi di lavoratori colpiti da gravi patologie, "bisognosi cioe' di periodi di convalescenza anche superiori ai 12 mesi previsti dalla legge, che si sono visti interrompere la malattia e obbligati a riprendere l'attivita' lavorativa". Secondo i leader dei due sindacati sammarinesi "e' insensato tagliare di punto in bianco le malattie lunghe, ponendo chi sta male davanti a un bivio tanto assurdo quanto drammatico". E a poco serve la giustificazione della volonta' di colpire eventuali abusi: i provvedimenti riguardano convalescenti a causa di malattie molto serie o invalidita' riconosciute. (Wel/ Dire)