(DIRE - Notiziario Sanita') Bologna, 27 ott. - Scattano le prime iscrizioni nel registro degli indagati per la vicenda della donna marocchina di 34 anni morta durante il parto, nella notte tra il 21 e il 22 ottobre, all'ospedale di Bentivoglio in provincia di Bologna. Il pm Maria Gabriella Tavano, che ha aperto un'inchiesta per omicidio colposo, ha indagato, come atto dovuto, il medico ginecologo e le due ostetriche in servizio la notte che hanno assistito al parto. Solo l'autopsia potra' chiarire le cause della morte della 34enne, giunta al termine della gravidanza (la quarta per lei) senza aver avuto, pare, nessun problema: si terra' giovedi' prossimo. L'autopsia, disposta dalla Procura di Bologna, sara' eseguita dal medico legale Emanuela Segreto e dalla ginecologa Maria Cristina Galassi, primaria dell'Unita' di ginecologia dell'ospedale di Mirandola in provincia di Modena. Gli indagati, a loro volta, nomineranno i propri consulenti. Rimangono nel frattempo critiche le condizioni del neonato, nato con gravi sofferenze respiratorie. Trasferito al reparto di Terapia neonatale dell'ospedale Maggiore di Bologna subito dopo la nascita, il piccolo e' stazionario, spiegano dall'Ausl, e non si sono registrati miglioramenti. Non e' fuori pericolo di vita ed e' costantemente monitorato. Quanto alle cause di quelle che l'Ausl ha definito "improvvise complicanze", a quanto si apprende la donna, che fino al momento del travaglio stava bene, a un certo punto avrebbe avuto una forte emorragia, all'origine della quale potrebbe esserci il distacco della placenta. Nei giorni scorsi, intanto, i Carabinieri, su disposizione del pm Maria Gabriella Tavano, hanno ascoltato il marito della donna (che per ora non ha sporto denuncia) e alcuni infermieri in servizio la notte del parto, tra mercoledi' e giovedi'. Le cartelle cliniche della donna, che prima del parto aveva avuto una gravidanza regolare, sono gia' state acquisite dalla Procura. (Wel/ Dire)