(DIRE - Notiziario Sanita') Bologna, 27 ott. - Il 3% degli
accessi al pronto soccorso e' legato al consumo di sostanze
psicoattive. Lo dicono i risultati dello studio condotto
dall'Osservatorio dipendenze patologiche dell'Ausl di Bologna
sugli accessi al pronto soccorso dell'ospedale Maggiore nel 2006
e 2007. Si tratta di 3.600 persone (su un totale di 128 mila)
"che fino all'insorgere di questi problemi non entrano in
contatto con i Sert- spiega il direttore dell'Osservatorio
Raimondo Maria Pavarin-: arrivano al pronto soccorso per disturbi
correlati all'uso prolungato di sostanze: problemi cardiaci,
gastrointestinali e anche psichici". Il pronto soccorso
rappresenta per loro il primo punto di accesso alla rete dei
servizi. Questi consumatori non si considerano dipendenti, "anche
perche'- prosegue Pavarin- e' cambiato l'immaginario legato alle
droghe: una volta l'eroinomane era visto come un perdente, mentre
oggi quella del cocainomane e' una figura vincente". Lo studio
conferma quindi i cambiamenti nell'uso e nei significati legati
alle droghe gia' emersi negli ultimi anni. L'aspetto piu' grave,
secondo Pavarin, riguarda "il consumo di piu' sostanze
contemporaneamente: alcol, stupefacenti, uso improprio di
farmaci".
Lo studio e' stato presentato il 23 ottobre nell'ambito del
convegno "Sostanze psicoattive e accessi al pronto soccorso",
convocato appunto per capire come gestire questa "nuova veste"
del pronto soccorso. Nel dettaglio, le persone con problemi
sanitari correlati ad uso prolungato di sostanze nel biennio
2006-2007 sono state 3.609, su un totale di 128.672 accessi. Si
tratta di solito di accessi di gravita' medio-alta: il 49% sono
codici verdi, il 26% codici gialli (in questo caso il dato e'
piu' alto rispetto al totale dei "gialli", fermo al 14%). Fra le
patologie piu' comuni troviamo cirrosi epatica per l'alcol,
disturbi cardiaci per cocaina e cannabis, malattie del colon per
l'abuso di oppioidi, ma anche disturbi della personalita' e altre
patologie psichiche. Per una persona su cinque fra quelle
arrivate in pronto soccorso si e' reso necessario il ricovero. In
totale i ricoveri sono stati 700, oltre la meta' dei quali (il
56%) nei reparti di medicina, il 13% presso il servizio
psichiatrico diagnosi e cura, e il 9% in gastroenterologia. In
totale si registrano 4.503 giornate complessive di degenza, con
una durata media di 1,7 giorni.
(Wel/ Dire)