(DIRE - Notiziario Sanita') Torino, 27 ott. - La diseguaglianza sociale affrontata con tre argomenti: la poverta', la salute, la casa. Ne hanno discusso venerdi' pomeriggio studiosi ed esperti, presentando il libro "Dimensioni della disuguaglianza in Italia: poverta', salute, abitazione" a cura di Andrea Brandolini, Chiara Saraceno e Antonio Schizzerotto "Pubblicazioni della Fondazione Ermanno Gorrieri", ed. il Mulino, 2009, con il contributo della "Compagnia di San Paolo". "Il tema delle diseguaglianze e' tornato prepotentemente in primo piano dopo anni in cui sembrava fossero sparite a favore delle differenze- ha sottolineato la studiosa Chiara Saraceno- invece continuano a esserci, anche se possono cambiare forma". Perche' questi tre argomenti? Alle diseguaglianze economiche, forte cifra di tutte le altre diseguaglianze, era dedicato il primo rapporto. Le altre due diseguaglianze sono collegate, anche se non sempre in modo evidente e lineare, a quella economica. La novita' del libro e' mettere insieme tre temi che in genere sono trattati in modo assolutamente separato e senza alcuna connessione fra loro". L'economista Tito Boeri ha ripreso l'analisi storica dell'economista Andrea Brandolini sugli stati di poverta' e distribuzione del reddito in Italia, ponendo l'accento sul fortissimo incremento della diseguaglianza e della poverta' verificatosi negli anni 1992-93, un momento di grande recessione (dove la quota di famiglie a basso reddito e' salita almeno di un terzo), e che riporta alla crisi attuale: "Ogni volta che entriamo in una fase recessiva, si assiste ad un grande aumento della diseguaglianza, un tema che viene pero' ignorato nel dibattuto pubblico". Dalla recessione degli anni '90, curiosamente, ha sottolineato Boeri, a quella attuale si e' verificata una situazione abbastanza stabile, un dato in contrasto con la percezione diffusa. Sul tema della casa e' intervenuto Sergio Conti, assessore regionale all'Edilizia residenziale, che ha sottolineato l'importanza di nuove politiche abitative "per alleggerire la pressione di un numero sempre piu' alto di famiglie che non possono sostenere la spesa di una casa". L'importanza dell'housing sociale, gia' presente in altri paesi europei, come in Olanda, dove sono 150 circa le case sociali per 1.000 abitanti, a fronte delle 15 in Italia. "La domanda sociale non vuole risposte emergenziali: il problema e' un abitare diverso". Nerina Dirindin ex assessore alla Sanita': "Le diseguaglianze sulla salute esistono, sia in Italia che in Europa e sono legate ad alcune determinanti come eta', il livello di istruzione, le condizioni abitative, l'occupazione, il reddito. "Ad un peggioramento delle condizioni socioeconomiche corrisponde un peggioramento della salute. È difficile capire il rapporto causa effetto, spesso vi e' circolarita'". È necessario, ha proseguito, capire e valutare gli interventi per la riduzione della diseguaglianza, il nostro paese se ne occupa poco. Necessarie politiche intersettoriali, l'integrazione dei livelli governativi e regionali, che non abbiano politiche diverse. Altri problemi: 'autoreferenzialita' di chi si occupa di salute e di sociale; la difficolta' di accesso ai servizi, il trovare quello che risponda alle necessita'. "In questo periodo di crisi- ha concluso- servirebbe piu' attenzione alle politiche sociali, non meno. La perdita di lavoro, il precariato, puo' creare delle cadute delle condizione di salute". (Wel/ Dire)