PER IL PRESIDENTE ERRANI TROPPI I POTERI DI TREMONTI SUI BILANCI.
(DIRE - Notiziario Sanita') Roma, 22 ott. - Le Regioni sul piede
di guerra sulle competenze del nuovo ministero della Salute. In
una lettera inviata alla Camera, dove e' in esame in commissione
il ddl del governo per istituirlo, Vasco Errani lamenta
"valutazioni fortemente critiche" della Conferenza delle Regioni,
da lui presieduta, sul provvedimento gia' approvato dal Senato e
varato dal governo lo scorso maggio. Il testo prevede
l'istituzione del ministero della Salute (attualmente inglobato
nel maxi-dicastero del Welfare) e l'incremento del numero
complessivo dei sottosegretari di Stato. Tra le altre cose, e su
questo la Conferenza delle Regioni e' critica, viene prevista una
larga azione di concerto del nuovo ministro con via XX Settembre,
ossia con il ministero dell'Economia, retto da Giulio Tremonti
che avra' quindi funzioni di monitoraggio sui piani rientro
regionali.
Le Regioni, in pratica, lamentano che le competenze del nuovo
ministero non saranno in linea con la riforma del Titolo V della
Costituzione. Inoltre, secondo le Regioni, il ministro
dell'Economia avra' voce in capitolo sul fabbisogno sanitario
"aprendo o chiudendo" i rubinetti. Esemplificando quanto in
maniera piu' articolata dice Errani, Tremonti, in sostenza,
stabilira' quante risorse toccheranno a ogni singola Regione.
Nella lettera, inviata ai presidenti della commissioni della
Camera competenti sul ddl (Affari costituzionali e Affari
sociali) si legge: "Si e' constatato come il provvedimento
modifica e integra le funzioni del ministero della Salute, che
erano state disciplinate con decreto legislativo n.300 del 30
luglio 1999, cosi' come modificato dal decreto legge 12 giugno
2001, n.217 convertito in legge 3 agosto 2001, n.317". Per le
Regioni, "appare evidente quindi che la disciplina richiamata e'
precedente alla riforma del Titolo V della Costituzione (legge 18
ottobre 2001, n.3), che ha introdotto sostanziali modifiche nelle
competenze sia del governo che delle Regioni in materia di salute
comportando, conseguentemente modifiche anche sulle funzioni
attribuite ai diversi livelli istituzionali. Non si puo' quindi
non rilevare come il riferimento alle funzioni del ministero
della Salute disciplinate prima della riforma del Titolo V, non
tenendo conto del mutato quadro istituzionale, sia irragionevole
e anacronistico".
Nello specifico, il presidente della Conferenza delle Regioni
lamenta quanto contenuto nell'articolo 1, comma 2, lettera e, del
disegno di legge che istituisce il ministero della Salute, ora
all'esame della commissione Affati costituzionali della Camera in
seconda lettura. Il succitato comma attribuisce al ministero
della Salute funzione di "programmazione tecnico-sanitaria di
rilievo nazionale e indirizzo, coordinamento e monitoraggio delle
attivita' tecniche sanitarie regionali, di concerto con il
Ministero dell'economia e delle finanze per tutti i profili
attinenti al concorso dello Stato al finanziamento del Servizio
sanitario nazionale, anche quanto ai piani di rientro regionali".
Al riguardo, si legge ancora nella lettera, "si ricorda come
la legge 5 giugno 2003, n.131, 'Disposizioni per l'adeguamento
dell'ordinamento della Repubblica alla legge Costituzionale 18
ottobre 2001 n.3', prevede, all'articolo 8 che 'nelle materie di
cui all'articolo 117, terzo e quarto comma, della Costituzione,
non posssono essere adottati gli atti di indirizzo e
coordinamento di cui all'articolo 8 della legge 15 marzo 1997,
n.59, e dell'articolo 4 del decreto legislativo 31 marzo 1998,
n.112". Conseguentemente, continua la lettera di Errani, "per
effetto della citata disposizione normativa, la funzione statale
di 'indirizzo e coordinamento' delle attivita' regionali,
riservate allo Stato allo scopo di tutelare esigenze di
unilateralita' nell'esplicazione delle funzioni amministrative da
parte delle singole Regioni, risulta ora sostituita dal nuovo
impianto costituzionale, dal principio dell'intesa (o 'leale
concertazione') nelle materia di legislazione concorrente e
residuale delle Regioni".
(Wel/ Dire)