IL CDA APPROVA DELIBERA PER L'USO IN OSPEDALI ITALIANI.
(DIRE - Notiziario Sanita') Roma, 20 ott. - Via libera definitivo
all'uso della RU486 negli ospedali italiani. Il Cda dell'Aifa,
l'Agenzia italiana del farmaco, ha infatti approvato ieri la
delibera per la commercializzazione in Italia della pillola
abortiva. Entro un mese il documento diventera' quindi esecutivo
con la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale. Questo il
comunicato ufficiale diffuso al termine della seduta di ieri: "Il
Consiglio di Amministrazione dell'Aifa ha dato mandato al
direttore generale prof. Guido Rasi per la pubblicazione in
Gazzetta Ufficiale della Determina relativa l'autorizzazione
all'immissione in commercio del Farmaco Mifegyne (Mifepristone),
prodotto dalla ditta Exelgyne, dopo aver espletato gli
adempimenti previsti. L'Aifa sottolinea che il percorso seguito
e' stato assolutamente rispettoso dell'iter procedurale previsto
dall'Emea (l'Ente regolatorio europeo) per il mutuo
riconoscimento di un farmaco, verificandone efficacia, sicurezza
e compatibilita' con le leggi nazionali nel rispetto e a tutela
della salute della donna".
"Dopo uno scrupoloso iter di verifiche scientifiche, tecniche
e legislative che ha richiesto molto tempo- prosegue la nota-
sono state disposte restrizioni importanti all'utilizzo del
farmaco, al solo fine della massima tutela della salute del
cittadino, compito primario dell'Agenzia. La decisione assunta
pone finalmente fine al possibile utilizzo improprio del farmaco
e sgombra il campo da qualsiasi possibile interpretazione di
banalizzazione dell'aborto e dal suo impiego come metodo
contraccettivo. Condividendo le preoccupazioni di carattere etico
che anche questo metodo di interruzione volontaria della
gravidanza comporta, la Determina che verra' pubblicata in
Gazzetta Ufficiale rimanda a Stato e Regioni le disposizioni per
il corretto percorso di utilizzo clinico del farmaco all'interno
del servizio ospedaliero pubblico, cosi' come previsto dagli
articoli 8 e 15 della legge 194 del 1978, e di cui l'Aifa non ha
titolarita'".
"L'Aifa- conclude il comunicato- naturalmente continuera' ad
offrire la propria competenza tecnico-scientifica alle
Istituzioni, e al Senato della Repubblica in primis, per quanto
concerne il percorso applicativo del provvedimento adottato".
(Wel/ Dire)