AZUNI: PRESTO CI SARANNO QUELLE SU OMOFOBIA E COPPIE DI FATTO.
(DIRE - Notiziario Sanita') Roma, 15 ott. - Testamento biologico,
omofobia, coppie di fatto. Sinistra e liberta' riprende la sua
battaglia in Campidoglio "sui temi etici e sui diritti civili". È
stata infatti presentata, dalla consigliera Gemma Azuni, una
mozione (firmata anche da Monica Cirinna', Pd, e Andrea Alzetta,
Sinistra arcobaleno) che impegna il sindaco e la Giunta comunale
di Roma a fare in modo che in tutti i Municipi capitolini, come
gia' avviene nel X e XI, "possano istituire un Registro dei
testamenti biologici" per raccogliere "su base volontaria le
dichiarazioni dei cittadini che desiderino esercitare il proprio
diritto all'autodeterminazione sul trattamento sanitario di fine
vita, come testimonianza certa e depositata della volonta' della
persona". L'iniziativa e' stata presentata oggi in conferenza
stampa da Azuni e dagli esponenti di Sl Gloria Buffo, Riccardo
Nencini e Claudio Fava.
Sinistra e liberta' aveva gia' presentato una mozione a
febbraio, che, pero', era stata affossata dal mancato appoggio,
di fatto, del Pd e dai no del Pdl: al voto erano presenti solo 30
consiglieri di cui 26 di maggioranza. "Ora bisognera' lavorare
con il Pd, chiameremo chi si sente libero e laico ad esprimersi",
dice Azuni. Ma la strada e' in salita: anche in altre citta' come
Torino, Livorno e Padova Sl ha presentato questa mozione ma, pur
essendo le maggioranze di sinistra, i sindaci temono spaccature
nel Pd e prendono tempo. A Roma Sl vuole andare oltre e
presentare anche altre due mozioni: una sull'omofobia, l'altra
sulle coppie di fatto.
La prima puntera' ad istituire un osservatorio ad hoc (per
monitorare il fenomeno e studiare soluzioni) e a sollecitare la
modifica della legge Mancino, inserendo le discriminazioni per
orientamento sessuale e di genere. La seconda riguardera' le
coppie di fatto "che sono il 60% di quelle presenti a Roma",
spiega sempre Gemma Azuni. Oggi, intanto, in Consiglio approdera'
la mozione sul biotestamento che e' all'ordine del giorno ma
sara' discussa solo nell'ultima mezz'ora, con il rischio, spiega
la consigliera "che ci siano assenze e cada il numero legale, ma
rimarra' iscritta. Ci aspettiamo che nel Pd ci sostengano e che
ci sia anche qualche espressione di coraggio nel Pdl".
"Vogliamo- ha commentato Gloria Buffo- che nei consigli
comunali e municipali si votino interventi per le liberta'
fondamentali. Peraltro il registro che proponiamo e' un atto
pubblico che si oppone all'atto privatistico, il ricorso al
notaio, previsto, ad esempio, dalla cattiva legge che si sta
votando in Parlamento". Quanto all'ostruzionismo del Pd in molte
citta' Riccardo Nencini sottolinea: "Ci sono molte Binetti anche
in comuni insospettabili, ad esempio Bologna dove il Pd nega che
si possano prendere iniziative simili". Claudio Fava, infine, ha
lamentato che "il sindaco Alemanno oggi ha ricevuto la Lazio, noi
gli stiamo chiedendo un incontro da tempo anche per parlare di
questa mozione, ma ha detto che aveva altri impegni. Prendiamo
atto che le priorita' sono altre".
(Wel/ Dire)