FINO AL 31 OTTOBRE TUTTE LE SACCHE SOTTOPOSTE A TEST (E SICURE).
(DIRE - Notiziario Sanita) Bologna, 13 ott. - Il Centro nazionale
sangue ha sospeso le donazioni da parte di persone che hanno
soggiornato nei territori considerati a rischio per il contagio
da "West Nile Virus", infezione che viene trasmessa da punture di
zanzare e che puo' comportare gravi rischi per la salute. Ma in
Emilia-Romagna, dove si sono verificati diversi casi della
malattia negli ultimi mesi, non c'e' alcun problema: gia' da
agosto, infatti, tutte le sacche di sangue donato vengono
sottoposte al test per individuare il virus. E, tra l'altro,
"finora nessun campione e' risultato positivo". Lo assicura Paolo
Zucchelli, direttore del Centro regionale sangue (che ha sede
all'Ospedale Maggiore di Bologna), dopo l'allarme rimbalzato da
altre regioni italiane.
Il Centro nazionale sangue, nelle scorse settimane, ha infatti
allargato anche alla provincia di Venezia le precauzioni per
evitare il diffondersi di West Nile tramite trasfusioni: in
sostanza, tutte le donazioni di persone che hanno soggiornato per
almeno una notte nelle province "a rischio" (Ferrara, Modena,
Reggio Emilia, Bologna, Rovigo, Mantova e, appunto, Venezia)
devono essere sottoposte al test che rileva il virus di West
Nile. In alternativa, ad esempio nei centri in cui non e'
possibile effettuare il test, i donatori vengono preventivamente
sospesi per 28 giorni dal giorno di rientro dalle zone
"sospette". Analoghe disposizioni sono state approntate anche per
donazioni di emocomponenti, cellule staminali periferiche,
midollari e cordonali, nonche' per i trapianti.Gia' da un mese,
come precisa il Centro nazionale trapianti in una nota pubblicata
sul proprio sito internet, "tutti i servizi trasfusionali e le
unita' di raccolta sul territorio nazionale, nell'ambito delle
indagini di selezione dei donatori di sangue e di emocomponenti,
sono stati invitati a sospendere per un periodo di 28 giorni, a
partire dal giorno di rientro, i donatori che abbiano soggiornato
nelle ore serali e notturne e per almeno una notte" nelle
province interessate da casi di West Nile.
Le disposizioni nazionali al momento sono in vigore fino al 31
ottobre e potranno eventualmente essere prorogate in relazione
all'andamento climatico e, quindi, alla presenza di zanzare. Il
virus della West Nile- come ricorda l'assessorato alla Sanita'
della Regione Emilia-Romagna sul portale www.saluter.it- e'
infatti trasmesso dall'insetto, in particolare del genere Culex.
Si mantiene nell'ambiente attraverso il continuo passaggio tra
zanzare e uccelli selvatici e, occasionalmente, puo' essere
trasmesso dalla zanzara agli equini e all'uomo, i quali sono
"ospiti finali", cioe' non in grado di ritrasmettere il virus al
vettore. La zanzara infatti non puo' in alcun modo trasmettere la
malattia da uomo a uomo, da cavallo a cavallo o da cavallo a
uomo. Negli equini e nell'uomo la malattia e' spesso asintomatica
(80% dei casi) o si manifesta con sintomi lievi aspecifici.
Nell'uomo, solo in rari casi (meno dell'1%), e soprattutto in
persone anziane o con deficit immunitario, si possono presentare
forme piu' gravi con sintomi di tipo neurologico (encefalite o
meningoencefalite).
(Wel/ Dire)