ESPERTI A CONGRESSO A CITTÀ DEL CAPO:INVESTIRE IN CONTRACCEZIONE.
(DIRE - Notiziario Sanita') Roma, 6 ott. - "In Africa sono
adolescenti un quarto delle donne che subiscono un aborto
clandestino. L'85% delle morti per questa causa avvengono nella
zona sub-sahariana e nel centro-sud dell'Asia. Esiste un'evidente
correlazione fra poverta', maternita', interruzione volontaria di
gravidanza e decessi. E le giovanissime sono le piu' vulnerabili,
anche nei Paesi ricchi dove restano l'unica fascia in cui gli
aborti crescono. Bisogna invertire la tendenza, rimuovere le
cause, investire in educazione e in contraccezione responsabile
perche' la maternita' possa diventare una scelta consapevole". E'
l'appello lanciato nella giornata di apertura del Congresso
mondiale di ginecologia e ostetricia (Figo), in corso da domenica
a Citta' del Capo in Sudafrica. Fino al 9 ottobre, oltre 13.000
esperti da tutto il mondo si confrontano su temi dalla forte
ricaduta sociale, come appunto la prevenzione di gravidanze non
desiderate.
"Le societa' scientifiche internazionali sono concordi
nell'indicare due strumenti fondamentali- afferma GianBenedetto
Melis, direttore della clinica ostetrica e ginecologica
dell'Universita' di Cagliari e vicepresidente della Societa'
italiana di contraccezione(Sic)- da un lato investire in campagne
educazionali nelle scuole e sui media, in collaborazione con le
istituzioni. Dall'altro migliorare l'offerta contraccettiva per
abbattere le resistenze che alimentano la diffidenza nei
confronti di quella ormonale, la piu' sicura in assoluto". Come
le pillole a base di drospirenone che, come sottolineano gli
esperti, presentano una formulazione e benefici
extracontraccettivi particolarmente adatti. "Yaz rappresenta la
proposta piu' mirata per le adolescenti- continua Melis- perche'
e' in grado di contrastare l'acne, i sintomi premestruali e la
ritenzione idrica, con un evidente beneficio per il benessere
complessivo, anche psicologico, della ragazza".
La canadese Dorothy Shaw, presidente Figo, sottolinea: "Vanno
affrontate con determinazione le troppe discriminazioni fra i
Paesi ricchi e i poveri, soprattutto sul materno-infantile che
passano attraverso una contraccezione responsabile ma anche una
forte lotta alle violenze nei confronti della donna, alle
mutilazioni genitali femminili, alla garanzia di accesso a
farmaci e terapie soprattutto per l'Aids e le altre malattie
sessualmente trasmesse".
E Giorgio Vittori, presidente della Societa' italiana di
ginecologia e ostetricia (Sigo), richiama l'attenzione sui
"problemi enormi, di ordine economico e culturale. Mentre sui
primi- afferma- purtroppo non possiamo che appellarci ad
organismi sovranazionali, come abbiamo gia' fatto ad esempio in
occasione del G8, per i secondi dobbiamo svolgere un'azione piu'
pressante, proponendo modelli che hanno gia' dimostrato la loro
efficacia". Come il "doppio olandese", pillola piu' preservativo,
adottato con successo negli anni '90 nei Paesi Bassi, che ha
permesso di ridurre sensibilmente il numero di aborti e di
infezioni sessuali. E campagne di sensibilizzazione, come il
progetto educazionale "Scegli Tu" promosso dalla Sigo dal 2004,
che a Citta' del Capo sta riscuotendo molto successo. "La scelta
di celebrare il Congresso mondiale in Africa, per la prima volta-
conclude Vittori- rappresenta un segnale importante che la
Federazione ha voluto lanciare di vicinanza alle esigenze delle
donne soprattutto dei Paesi in via di sviluppo".
(Wel/ Dire)