(DIRE - Notiziario Sanita') Bologna, 26 nov. - Sono tre milioni e mezzo gli italiani che soffrono di eiaculazione precoce: per molti e' un tabu', ma che si puo' vincere. E soprattutto e' un disturbo che si puo' curare. A questo puntano gli "Ep-days": tre giornate, da ieri fino al 27 novembre, durante le quali 580 medici specialisti di oltre 260 centri in tutta Italia visiteranno gratuitamente, su appuntamento, chi soffre o pensa di soffrire di "Ep". L'iniziativa e' organizzata dalla Societa' Italiana di Andrologia (Sia), dalla Societa' Italiana di Andrologia e Medicina della Sessualita' (Siams) e dalla Societa' Italiana di Urologia (Siu). Telefonando al numero verde dedicato (800.93.33.18) o andando sul sito www.eiaculazioneprecocestop.it e' possibile trovare il Centro piu' vicino dove prenotare la visita gratuita. E' inoltre in corso una campagna di sensibilizzazione su stampa, radio e web. "Chi soffre del problema- precisa Vincenzo Gentile, presidente della Sia- lo conosce poco e non sa delle sue cause fisico/organiche, ritenendolo invece solo un problema psicologico". Anche per questo "e' necessario rompere il silenzio sull'argomento, superando l'imbarazzo a parlarne: gli uomini (e le loro partner) devono iniziare a parlarne con fiducia al medico, senza imbarazzo, per potersi avviare verso la sua soluzione. E tre giorni di visite gratuite, le prime in Italia, possono certamente aiutare a raggiungere questo obiettivo". Che l'Ep sia un fenomeno diffuso e che siano molti gli uomini con un problema da risolvere lo confermano i risultati di un'indagine GfK Eurisko, realizzata su un campione rappresentativo di 3.000 persone (ambosessi, di eta' compresa tra 18 e 55 anni). "Dalla ricerca emerge- commenta Albino Claudio Bosio, vicepresidente GfK Eurisko e curatore della ricerca- che l'Ep e' un fenomeno che interessa, nel nostro paese, il 22,3% degli italiani, vale a dire circa 3,5 milioni di maschi". In generale, pochi riconoscono l'eiaculazione precoce come un preciso disturbo della sessualita' (solo il 28%) e piu' della meta' degli intervistati (il 52%) ritiene di saperne poco sul problema. Per quanto riguarda le sue cause, il 92% degli uomini con Ep ritiene erroneamente che sia un problema in cui i fattori psicologici giocano un ruolo fondamentale. "In realta', l'Ep e' una condizione medica e non solo psicologica- sottolinea Vincenzo Mirone, segretario generale della Siu- Ha infatti cause fisiche ed organiche, da trattare dal punto di vista medico, e non solo origini psicologiche". Studi recenti, infatti, hanno dimostrato che e' un neurotrasmettitore, la serotonina, a controllare la risposta sessuale maschile: un aumento dei livelli di serotonina a livello del sistema nervoso centrale svolge un'azione inibitoria sull'eiaculazione, ritardandola. L'Ep risulta, invece, associata a una ridotta concentrazione di serotonina. Sono pero' innegabili le conseguenze psicologiche: "L'Ep ha, infatti, un impatto negativo sul maschio- sottolinea Emmanuele A.Jannini, coordinatore della Commissione Scientifica della Siams- che si sente frustrato e umiliato a causa del problema che genera scarsa autostima, difficolta' a sostenere una relazione o riluttanza a iniziarne una nuova". Inoltre "L'Ep- conclude Jannini- resta ancora un tabu', un tema di cui dialogare con la partner e soprattutto con il medico. La 'Tre Giorni' degli Epdays e' l'occasione per iniziare a rompere il silenzio con il medico, superando l'imbarazzo per avviarsi verso un virtuoso percorso di cura". Anche perche' "da luglio, anche in Italia, e' disponibile, solo su prescrizione medica, il primo farmaco approvato per il trattamento al bisogno dell'eiaculazione precoce, a base di dapoxetina", sottolinea il Francesco Montorsi, professore ordinario di Urologia dell'Universita' Vita-Salute San Raffaele. (Wel/ Dire)