(DIRE - Notiziario Sanita') Milano, 24 nov. - Il linguaggio dei segni sposa la tecnologia e da' un contributo fondamentale al successo scolastico dei ragazzi sordi. Lo testimonia il progetto Vivilis-Rete scuole, oggetto di un convegno ieri mattina a Milano, che dopo la sperimentazione all'istituto Barozzi di Milano approda in altre cinque scuole milanesi e, attraverso l'Ente nazionale sordi, in altri istituti italiani. "In occasione dell'appuntamento sono state descritte esperienze che dimostrano come la Lingua dei segni, unita alla tecnologia, dia un contributo fondamentale al buon successo scolastico dei ragazzi sordi, che senza la Lis e senza interpretazione non possono seguire in diretta le lezioni- ha detto Luigi Mattiato, segretario provinciale dell'Ens, ente nazionale sordi-. A Milano c'e' gia' l'istituto Barozzi che fa questo percorso d'integrazione per sette alunni sordi, ma ora estenderemo il progetto in altre quattro o cinque scuole. L'Ente nazionale sordi, invece, ha stipulato convenzioni con l'ospedale Fatebenefratelli, con l'istituto statale di specializzazione per sordi Magarotto di Roma, con l'Oppi (Organizzazione per la preparazione professionale degli insegnanti) e con l'universita' di Milano Bicocca per un progetto di insegnamento di musica per sordi attraverso l'informatica. Tutti obiettivi possibili, a patto che qualcuno li finanzi". Anche il progetto Vivilis-Rete scuole, gestito dall'Ens in base a una convenzione stipulata con l'Istituto Barozzi e a un accordo operativo siglato con la Provincia di Milano, risente infatti dei tagli ai costi della scuola, nonostante i successi ottenuti durante sperimentazione: nel corso dell'anno scolastico 2008/2009, all'istituto Barozzi sono state inserite due alunne sorde, di cui una straniera, con gravissime deprivazioni di comunicazione orale e scritta, complesse situazioni familiari alle spalle e pregresse esperienze di grave insuccesso scolastico. Il loro inserimento e' stato sostenuto da un'insegnante specializzata e da un assistente alla comunicazione, interprete della Lis, remunerati da un finanziamento della Provincia di Milano che, integrato da un contributo dell'Ens, ha reso possibile disporre delle prestazioni di un educatore-docente LIS (un giovane laureato sordo) e attivare un servizio psicologico ad hoc. Nell'anno scolastico 2009/2010 (in corso) verra' integrato anche un quattordicenne sordo proveniente dalla Moldavia, che ha alle spalle un solo anno scolastico nel suo paese d'origine e la frequenza di una prima media a Nova Milanese. (Wel/ Dire)