SANITÀ. REGGIO EMILIA, ANCHE A VILLA SALUS BLOCCO STRAORDINARI
A DICEMBRE SCIOPERO CON VILLA VERDE, IL 24 PROTESTA IN REGIONE.
(DIRE - Notiziario Sanita') Reggio Emilia, 19 nov. - Dopo Villa Verde scatta anche al Salus Hospital di Reggio Emilia lo stato di agitazione dei lavoratori. I circa 100 dipendenti della struttura sanitaria privata attueranno come prima forma di protesta per il mancato rinnovo del contratto nazionale scaduto da 4 anni il blocco degli straordinari. Il 24 novembre, invece, il comparto della sanita' privata, che a Reggio conta 400 addetti, in occasione della seduta del Consiglio regionale, protestera' sotto le finestre di viale Aldo Moro e non e' esclusa una occupazione della sala dell'asseblea legislativa. Gli operatori della sanita' privata reggiana, infine, dovrebbero dare vita ad uno sciopero congiunto di 24 ore con data indicativa il 9 dicembre. E' quanto emerge dall'assemblea dei lavoratori della clinica convenzionata Salus Hospital andata in scena ieri pomeriggio. I lavoratori rivendicano in primo luogo dall'Aiop, l'associazione datoriale della sanita' legata a Confindustria, il rinnovo del Ccnl che e' riamasto fermo al biennio 2006-2007. Per la tipologia contrattuale di tipo D, che raggruppa la maggior parte dei lavoratori, si tratta a conti fatti di un arretrato di quasi 3500 euro. A villa Salus si apre inoltre un nuovo contenzioso sindacale per l'introduzione del contratto integrativo, istituito invece a Villa verde. In entrambe le strutture pero' i lavoratori chiedono l'equiparazione salariale agli infermieri del comparto pubblico con i quali, a parita' di anzianita' e ruolo, passa una differenza in busta paga tra i 200 euro (con il contratto integrativo) e i 300 (senza). "E' inaccettabile- commenta Gianluca Genovese delegato dela Cgil- che l'Aiop non conceda l'adeguamento contrattuale visto che ha ottenuto dalla Regione il rinnovo al rialzo del 3% del Drg, cioe' la quota erogata per le singole prestazioni alle strutture accreditate come la nostra". E ancora, si sfoga il lavoratore, "non siamo infermieri di serie B, abbiamo fatto lo stesso percorso formativo degli operatori pubblici. Le risorse ci sono e noi chiediamo quanto ci e' dovuto". L'assemblea, condotta da Enzo La Forgia della Cgil e Adelmo Lasagni segretario della funzione pubblica della Cisl, si infiamma quando qualcuno tra i dipendenti commenta: "Una sola giornata di sciopero e' insufficiente, dovremmo bloccare le sale operatorie per almeno quattro giorni". La riunione viene riportata all'ordine dai sindacalisti, ma l'episodio da' il segno del clima che si respira in azienda. Intanto gli assessori al Sociale di Comune e Provincia Matteo Sassi e Marco Fantini hanno espresso solidarieta' ai lavoratori e inviato una lettera a Vasco Errani per portare la situazione delle strutture reggiane all'attenzione del governatore. (Wel/ Dire)
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