(DIRE - Notiziario Sanita') Roma, 19 nov. - Apre in Africa il primo Centro per il cuore, dedicato ai bambini cardiopatici. Oggi, a Shisong, in Camerun, alle 19, il professor Alessandro Frigiola, primario di Cardiochirurgia del Policlinico di San Donato Milanese, e la professoressa Silvia Cirri, primario anestesista rianimatore -rispettivamente presidente e vicepresidente dell'Associazione Bambini Cardiopatici nel Mondo, insieme a don Claudio Maggioni e Franco Villaggi, presidente e vicepresidente dell'Associazione Cuore Fratello- e ai rappresentanti dei Missionari Cappuccini, consegneranno le chiavi del nuovo "Centro per il cuore" (Cardiac Centre) alle suore Terziarie Francescane, che lo hanno fortemente voluto per salvare la vita a tanti bambini affetti da cardiopatie. Alla cerimonia saranno presenti numerose autorita', tra cui Philemon Yang, primo ministro del Camerun, e Antonio Bellavia, ambasciatore italiano. Solo 4 anni sono stati necessari per veder realizzato l'ultimo gioiello della solidarieta', voluto dall'Associazione Bambini Cardiopatici nel Mondo e dall'Associazione Cuore Fratello. Era il dicembre 2004, infatti, quando comincio' la costruzione del Cardiac Centre, a Shisong, villaggio nel cuore dell'Africa. Nell'Africa Centro Occidentale, che ha una popolazione di 200 milioni di persone, il Cardiac Centre di Shisong sara' l'unico ospedale specializzato in patologie cardiache: gia' il 20 novembre, giorno successivo all'inaugurazione, inizieranno i primi interventi al cuore con 40 pazienti programmati, tra bambini e adulti. L'ospedale e' gia' perfettamente funzionante: l'ultima missione in Camerun dell'Associazione Bambini Cardiopatici nel Mondo, che risale a inizio di ottobre, ha potuto verificare che sale operatorie e terapia intensiva, oltre a tutti i reparti, sono pronti ad accogliere i pazienti. Nel mondo ci sono oltre 5 milioni di piccoli affetti da malattie cardiache e ogni anno ne nasce un altro milione; 800.000 di loro pagano un prezzo altissimo - la vita - perche' vedono la luce in Paesi poveri. L'associazione, oltre a intervenire sul campo operando i bambini malati, partecipa anche alla costruzione di "ospedali della speranza", centri specializzati in patologie cardiache congenite. In Camerun, su una popolazione di 14 milioni di abitanti, 30.000 sono affetti da cardiopatie congenite e 7.500 hanno una malattia reumatica in stato avanzato. Tutti questi piccoli sono in attesa di un intervento cardiochirurgico. Per poterli salvare, l'associazione ha promosso la costruzione del Cardiac Centre. (Wel/ Dire)