STUDIO AMERICANO SUGLI EFFETTI DI ASSUNZIONE NEGLI ULTIMI 3 MESI.
(DIRE - Notiziario Sanita') Roma, 19 nov. - L'acido folico preso
in gravidanza previene i disturbi del tubo neurale nei nascituri.
La sua assunzione e' indicata nel periodo precedente il
concepimento e per i primi tre mesi della gravidanza. Se assunto
al termine della gestazione, invece, puo' essere dannoso per il
bambino, aumentando le probabilita' di sviluppare l'asma
allergico. Lo dimostra uno studio pubblicato sulla rivista
scientifica American Journal of Epidemiology, che ha coinvolto
500 donne in gravidanza. Tra queste, chi aveva fatto uso di acido
folico negli ultimi tre mesi della gravidanza, aveva il 26% di
probabilita' in piu' di mettere al mondo un bambino che soffriva
di asma. "Crediamo che questo sia il primo studio condotto
nell'uomo che dimostra che un incremento nel consumo di acido
folico di folato in particolare- spiega Michael Davis, autore
della ricerca- durante gli ultimi mesi della gravidanza
incrementi significativamente il rischio di asma allergico nei
bambini di tre anni e mezzo di eta'". Nessun problema, invece,
per quelle donne che avevano assunto integratori di acido folico
durante il periodo precedente il concepimento e per i primi tre
mesi della gravidanza.
"I nostri risultati sono in accordo con le raccomandazioni
attuali nel periodo precedente alla gravidanza e durante il primo
trimestre- sostiene Davis- tuttavia, questi sottolineano
l'importanza di considerare al meglio le attuali linee guida
relative alla supplementazione vitaminica, cosi' da massimizzare
gli effetti neuroprotettivi e minimizzare i potenziali eventi
respiratori avversi sui figli".
(Wel/ Dire)