SE DISATTIVATO RIDUCE I LIVELLI DI ANSIA PRESENTI NELL'INDIVIDUO.
(DIRE - Notiziario Sanita') Roma, 17 nov. - Un nuovo gene e'
stato identificato e associato a stati depressivi, schizofrenia e
disordini mentali di varia natura. Si chiama PKCI/HINT1 ed e'
stato scoperto dai ricercatori dell'Universita' di Baltimora
nello stato americano del Maryland. Sembra che, una volta
disattivato, il gene in questione indurrebbe comportamenti
antidepressivi, riducendo di conseguenza i livelli di ansia
presenti nell'individuo. La ricercatrice a capo dello studio,
Elisabeth Barbier, ha pubblicato i risultati sulla rivista
scientifica "BMC Neuroscience", entrando nei dettagli
dell'esperimento: "I topi nei quali un certo gene, PKCI/HINT1, e'
stato 'silenziato', cioe' disattivato- rivela - hanno mostrato
comportamenti come riduzione dell'ansia e maggiore perseveranza".
I topi, a causa del gene, avevano cominciato a comportarsi in
maniera insolita, riparandosi in spazi privi di luce e non
sfuggendo piu' ai pericoli creati ad arte dai medici del progetto
di ricerca. "Si tratta di comportamenti associabili alla
depressione- ha commentato la ricercatrice- disattivando
PKCI/HINT1, questi comportamenti sono spariti, e i topi hanno
ricominciato a comportarsi in maniera piu' normale.
L'associazione tra il gene e i disturbi del comportamento non era
stata mai scoperta".
Tuttavia, gli studiosi devono ancora comprendere il meccanismo
per il quale la disattivazione del gene PKCI/HINT1 provoca
un'alterazione d'umore nei topi e di conseguenza un cambio delle
abitudini e dei comportamenti. In ogni caso, si dimostrano
ottimisti e indicano i passi successivi che la ricerca dovra'
compiere: "La proteina codificata da PKCI/HINT1 potrebbe
diventare un bersaglio per sviluppare agenti terapeutici o
diagnostici mirati per depressione, schizofrenia e disordine
bipolare. Inoltre- concludono- i topi con il gene disattivato
potrebbero diventare nel futuro un utile modello animale adatto a
studi del comportamento. Non esiste ancora un modello animale
efficace, e questo e' sicuramente un buon candidato".
(www.italiasalute.leonardo.it)
(Wel/ Dire)