SANITÀ. SICUREZZA IN SALA OPERATORIA, ACOI PROMUOVE MANUALE
VINCENTI: BENE INIZIATIVA FAZIO, E' SU SCIA DI NOSTRO PROGETTO.
(DIRE - Notiziario Sanita') Roma, 12 nov. - "Abbiamo avuto l'onore di essere invitati alla presentazione del 'Manuale per la sicurezza in sala operatoria' per partecipare alla tavola rotonda che si e' svolta ieri a Roma. Giornata di grande entusiasmo e molto partecipata, che ci vede ancora una volta al fianco di iniziative di grande impatto come questa ultima proposta dal viceministro alla Salute Ferruccio Fazio". Lo afferma Rodolfo Vincenti, presidente dell'Associazione chirurghi ospedalieri italiani (Acoi), che ieri era presente al seminario di presentazione del "Manuale per la sicurezza in sala operatoria: Raccomandazioni e Checklist" svoltosi a Roma nell'auditorium del ministero della Salute. Durante i lavori e' stata presentato il manuale, che e' consultabile sul sito web del ministero, e che comprende le sedici raccomandazioni e la checklist elaborate dall'Organizzazione mondiale della sanita' nell'ambito del programma "Safe surgery saves lives", adattate al contesto nazionale. Il manuale e' anche corredato di un video esplicativo che potra' essere visionabile sullo stesso sito ministeriale nei prossimi giorni ed utilizzato come strumento di informazione e formazione per gli operatori. "Abbiamo piu' volte sottolineato- continua Vincenti- quanto il problema della qualita' e della sicurezza della chirurgia italiana sia un punto critico, peraltro spesso eccessivamente enfatizzato dai media. Forse non tanto perche' il sistema non sia sicuro e non abbia qualita', bensi' perche' non riesce a dare corretta percezione della propria realta'". Il presidente Acoi accoglie "con grande favore l'iniziativa del ministero della Salute di proporre un manuale di sicurezza in sala operatoria, sulla scia della recente raccomandazione dell'Oms perche'- spiega- riteniamo possa costituire un validissimo strumento proprio per contribuire alla percezione corretta del reale livello di qualita' e sicurezza del sistema. Nel contempo abbiamo molto apprezzato il nuovo modo di comunicare attraverso una breve 'fiction' esplicativa, sicuramente di grande impatto ed efficacia anche per la partecipazione straordinaria del nostro past president Gianluigi Melotti". Enrico Pernazza, coordinatore scientifico e garante della qualita' per Acoi, presente alla tavola rotonda interviene condividendo "gli apprezzamenti espressi dal presidente. Tuttavia- avverte- la nostra comunita' scientifica e le istituzioni non possono e non devono limitarsi a sostenere iniziative anche di grande impatto come quella di oggi. Gli strumenti ci sono: ora e' il momento di passare alla fase di misurazione e valutazione". Pernazza ritiene che "se vogliamo realmente intervenire in maniera sistemica in tutte le fasi del processo, ben vengano le raccomandazioni e gli strumenti, ma sarebbero scarsamente efficaci se non li facciamo seguire da una azione di misurazione, monitoraggio e valutazione". Con l'apprezzamento di Fazio, la collaborazione dell'Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali (Agenas) e il sostegno di Johnson & Johnson, Acoi e Cittadinanzattiva, utilizzando le competenze di MIP Area sanita' del politecnico di Milano, hanno posto in essere un progetto gia' partito il 17 settembre con la prima giornata di formazione su 25 aziende sanitarie, sviluppato in due fasi, che si propone di misurare nella prima fase la realta' di ciascuna azienda, in termini di qualita' e sicurezza dell'intero percorso chirurgico, utilizzando un manuale di best practice di riferimento appositamente compilato sulla base della piu' rigorosa evidenza scientifica. Nella seconda fase, utilizzando una griglia apposita di indicatori, il progetto propone, per ciascuna azienda, un percorso dedicato di miglioramento della qualita' seguito da visite di affiancamento e valutazione, proponendo la stessa Acoi come un modello di Joint Commission italiana. Successivamente lo stesso programma sara' applicato ad altre 25 aziende, cosi' da mapparne 50 distribuite su tutto il territorio nazionale, allo scopo di avere dati concreti non solo sulla applicazione delle raccomandazioni, ma anche e soprattutto sulla loro reale e percepita efficacia. "Valutare non vuol dir sanzionare- conclude Pernazza- bensi' dare trasparenza al sistema e consentirgli di documentare inequivocabilmente quanto sia efficace sicuro e di qualita'. E questo deve essere un valore aggiunto alla nostra chirurgia". (Wel/ Dire)
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