ROMA, PROGETTO 'SAPIENZA' SOSTENUTO DA COMUNE: AIUTO AI GENITORI.
(DIRE - Notiziario Sanita') Roma, 12 nov. - È stato presentato
oggi nella Sala dell'Arazzo in Campidoglio, a Roma, il progetto
"Ottimizzazione delle procedure di screening della malattia
celiaca nei bambini della prima classe delle scuole primarie del
Comune di Roma" - Campagna di prevenzione delle complicanze -
promosso dall'assessorato alle Politiche educative scolastiche,
della Famiglia e della Gioventu' del Comune di Roma e
dall'Universita' "Sapienza" di Roma - Dipartimento di Pediatria
Policlinico Umberto I.
Il progetto, fortemente voluto e finanziato dall'assessorato,
coinvolgera' circa 3mila bambini della scuola primaria di Roma e
ha l'obiettivo di mettere a punto un sistema piu' veloce di
screening della malattia celiaca che consenta di analizzare in 48
ore dai 300 ai 400 campioni, cosi' come avviene per alcune
metodiche utilizzate nella diagnostica del diabete, in cui tale
innovazione e' stata gia' sperimentata permettendo l'esecuzione
di screening di popolazione su migliaia di soggetti.
Il gruppo di ricerca coordinato dalla professoressa Bonamico
del Dipartimento di Pediatria, in collaborazione con Claudio
Tiberti, del Laboratorio di Scienze cliniche della Sapienza
Universita' di Roma - Umberto I Policlinico di Roma, hanno messo
a punto una metodica innovativa, poco costosa e di facile
esecuzione, che permette di dosare con un sensibile metodo
radioimmunologico (RIA) gli anticorpi anti-transglutaminasi
tissutale (Ab tTG), importante marker serologico di autoimmunita'
della MC, anche nella saliva, fluido che puo' essere raccolto in
maniera semplice e non invasiva.
Questa tecnica, che a livello nazionale ed internazionale
viene eseguita esclusivamente presso le strutture che l'hanno
messa a punto, non e' stata brevettata ed appare particolarmente
indicata per i bambini dai 5 anni in poi, che vivono la raccolta
della saliva come un gioco.
"Dopo aver promosso un progetto di prevenzione della meningite
da meningococco per le classi quinte elementari abbiamo ritenuto
di fondamentale importanza finanziare questo screening innovativo
che consente una rapida diagnosi della malattia celiaca nei
bambini delle prime classi elementari di Roma- spiega l'assessore
alle Politiche educative scolastiche, Laura Marsilio - La
celiachia e' una malattia silente ancora poco conosciuta dai
genitori e riteniamo importante aiutare le famiglie a capire
meglio come certe problematiche diagnosticate precocemente
possano ridurre danni futuri e consentire uno stile di vita
normale. La diagnosi precoce che questo progetto prevede ci
auguriamo, infatti, consenta una migliore qualita' della vita di
bambini e famiglie poiche' solo la conoscenza e la capacita' di
gestire la salute puo' aiutarci a crescere serenamente i nostri
figli".
Lo studio verra' proposto ai genitori dei bambini della prima
classe della scuola primaria, per ottenere il consenso ad
effettuare lo screening per la celiachia con la metodica
ottimizzata. I risultati saranno poi comunicati ai genitori e i
bambini risultati positivi avranno la possibilita' di effettuare
altri accertamenti diagnostici e di essere seguiti presso il
Dipartimento di Pediatria, nell'ambito del Sistema sanitario
nazionale, allo scopo di avere un accrescimento ottimale e di
prevenire le complicanze della malattia non individuata e non
curata precocemente.
La responsabile del progetto, Margherita Bonamico, sottolinea
che "la procedura messa a punto per il precedente studio ha dato
ottimi risultati, ma il nuovo progetto vuole ottimizzare la
tecnica che, insieme a Claudio Tiberti, applichiamo per lo
screening della malattia celiaca. Lo scopo e' quello di
velocizzare la metodica, per riuscire ad effettuare, 200 esami
anziche' 20 30 nelle 48 ore". Il rettore della "Sapienza", Luigi
Frati, parla di " una iniziativa importante, che ha trovato la
rispondenza di tutti gi attori che contribuiscono alla riuscita
del progetto: una rete formata da assessorato, comune, e
sottolineo che e' una bella squadra, universita' "La Sapienza" e
Policlinico Umberto I. E insomma, una volta tanto, possiamo dire
che sputare... non e' maleducazione".
(Wel/ Dire)