(DIRE - Notiziario Sanita') Roma, 12 nov. - Dopo una settimana di protesta Salvatore Usala, Giorgio Pinna, Mauro Serra e Claudio Sabelli, tutti malati di Sclerosi laterale amiotrofica in fase avanzata, hanno deciso di sospendere lo sciopero della fame, che stavano portando avanti dal 4 novembre scorso per richiamare l'attenzione del governo sulla scarsita' dei servizi di assistenza domiciliare ai malati. Negli ultimi giorni si erano aggiunti anche altri due malati romani, Pietro Pellillo e un'altra persona che ha voluto mantenere l'anonimato. "Se non avessimo l'affetto, la vicinanza, l'amore dei nostri familiari e di quelli che con abnegazione si impegnano per noi, certo non sarebbe lo Stato che ci permetterebbe di condurre una vita che possa soltanto definirsi tale- scriveva ieri Pellillo in una lettera aperta-. Questa realta', mia e di molti altri esseri umani, e' un grido, un urlo senza voce ma con tanta dignita', che vuole sensibilizzare e sollecitare l'attenzione della societa' e dei legislatori alla nostra realta' quasi sempre negata, nascosta e silente". Numerose anche le adesioni giunte dall'associazione Luca Coscioni, con la parlamentare del Pd, Maria Antonietta Farina Coscioni in testa. A determinare, pero', la sospensione della protesta e' stata l'apertura del viceministro alla Salute Ferruccio Fazio, che si e' detto pronto a "un confronto costruttivo" e ha convocato in via straordinaria per oggi, 12 novembre, la Consulta per le malattie neuromuscolari in cui, oltre alla sla, sono presenti altre patologie rare. Obiettivo dell'incontro sara' proprio esaminare le proposte di Salvatore Usala, contenute in una lettera aperta pubblicata il 4 novembre sul sito dell'associazione Viva la vita onlus e in particolare il progetto di integrazione socio-sanitaria per la presa in carico dei malati di sclerosi laterale amiotrofica incentrato sull'apporto sociale di aiuto alla persona, attraverso un badantato opportunamente formato alla gestione di un malato complesso. In base alla valutazione tecnica della Consulta, il viceministro si e' poi impegnato a promuovere con urgenza in Conferenza Stato Regioni, e a tutti i livelli istituzionali coinvolti, le misure per il superamento delle criticita' segnalate dall'Aisla (associazione italiana sclerosi laterale amiotrofica). Fazio ha, inoltre, inviato una lettera a Usala, in cui ribadisce che gli impegni gia' assunti nelle precedenti riunioni con la Consulta dei malati di Sla e negli incontri con le associazioni per la definizione di percorsi assistenziali adeguati su tutto il territorio nazionale costituiscono una priorita' del governo. "La questione delle drammatiche condizioni in cui vivono migliaia di famiglie italiane e' stato sollevato e recepito, ora merita una risposta concreta in tempi rapidi- commenta Mauro Pichezzi, presidente di Viva la Vita Onlus-. È amaro constatare che nel nostro Paese i malati, per farsi sentire, debbano ricorrere a gesti cosi' estremi". L'incontro con Fazio e' quindi "solo l'inizio di una lunga trattativa", sottolinea l'associazione, che dovra' necessariamente coinvolgere non solo il ministero del Welfare, ma anche il ministro Tremonti. (Wel/ Dire)