INFLUENZA A. LAZIO, MEDICI: "NOI CI SIAMO, REGIONE NO"
"CARTELLI NEGLI STUDI, DA PROFESSOR AIUTI INUTILI VELENI".
(DIRE - Notiziario Sanita') Roma, 10 nov - "Noi ci siamo. I dirigenti regionali della sanita', invece, dormono in piedi. Per dare loro una robusta sveglia da ieri nei circa 1.500 studi medici degli iscritti della Fimmg del Lazio sono stati esposti dei cartelli con la scritta 'Io ci sono, dillo a chi fa finta di non vedermi'". E' quanto comunica, in una nota, la Federazione italiana medici di medicina generale. "La gestione della campagna per la vaccinazione influenzale, sia per la stagionale che per l'influenza A, ha fatto emergere tutte le criticita' di un sistema che conta troppo spesso sulla buona volonta' degli operatori e sulla pazienza o qualche volta rassegnazione dei cittadini- spiega la Fimmg- Un nuovo virus influenzale, atteso da anni e che per fortuna si caratterizza per un numero elevato di contagi ma una bassissima letalita', ha messo alle corde, appena all'inizio della pandemia, un sistema sanitario regionale incerottato ed alle prese con enormi problemi di rientro dal deficit. Rabbrividiamo a pensare cosa sarebbe successo se il virus pandemico fosse stato piu' aggressivo". La federazione dei medici, quindi, sottolinea che "non ci stiamo a diventare i capri espiatori di un sistema che per l'emergenza pandemia H1N1 e' partito male e con troppa eccessiva lentezza. Abbiamo proprio noi segnalato per tempo e anche insistito sulla necessita' di organizzare il sistema per affrontare al meglio la prevista pandemia e avanzato proposte utili a fronteggiarne l'impatto. Nonostante questo le strutture regionali hanno perso tempo approntando e solo in parte le iniziative proposte quasi fuori tempo massimo. Dispiace anche costatare come illustri consulenti nonche' pensionati, come il professore Aiuti, usino il loro incarico per spargere veleni e parlando di inesistenti disservizi della Medicina generale, offendere tutti quelli che invece lavorano onestamente facendo i medici nei quartieri, nei paesi e nelle frazioni. Eppure e' uomo che ha avuto sempre importanti responsabilita' nel sistema sanitario pubblico". Secondo la Fimmmg "in Regione ragionieri gia' pensionati, riconfermati con incarichi di direttore regionale utilizzano cavilli e cavillucci per ritardare volonta' politiche e scelte a loro invise, nonostante la situazione critica che stiamo vivendo, e cosi' ritardano l'apertura degli studi in forma piu' organizzata rispetto all'attuale dilazionando la pubblicazione di decisioni o bloccando per cavilli burocratici richieste di rapido approntamento di misure urgenti per i cittadini come gli studi di riferimento e l'apertura il sabato mattina. Costoro sono gli 'Inutiloni'". Per la Fimmg, quindi, "in linea con l'attuale politica della trasparenza, noi medici di famiglia informeremo nei nostri studi, come nei Paesi Anglosassoni, i riferimenti (nome e cognome, numero di telefono, nonche' retribuzione) dei funzionari /dirigenti responsabili tutte le volte che si ravviseranno disservizi ascrivibili al loro operato ed inviteremo gli utenti a rivolgersi direttamente a loro. Pensiamo, cosi' facendo, di innescare quel virtuoso percorso di audit civico piu' volte richiesto da associazioni di cittadini, ma, nonostante le promesse, mai fino ad ora realizzato nella nostra regione". (Wel/ Dire)
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