CON LA DISTRIBUZIONE DIRETTA DA PARTE DELLE AZIENDE SANITARIE.
(DIRE - Notiziario Sanita') Roma, 10 nov. - Distribuire farmaci
direttamente al loro domicilio ai pazienti che devono continuare
le cure dopo la permanenza in ospedale, utilizzando i servizi
farmaceutici territoriali della Asl o l'assistenza domiciliare.
Con questo escamotage, che bypassa il canale distributivo delle
farmacie private, gli ospedali siciliani nel 2008 hanno
risparmiato ben 100 milioni di euro con un investimento in forza
lavoro di 90 farmacisti. Un sistema, questo della distribuzione
diretta dei farmaci, attivo da luglio 2008 e attuato nell'ambito
del piano di rientro e di riqualificazione del sistema Sanitario
regionale, sottoscritto tra la regione e i ministeri della Salute
e dell'Economia, che consente alla Sicilia di risparmiare e che
piace alla popolazione. Un sondaggio condotto su 700 pazienti,
recatisi presso i Servizi farmaceutici territoriali della Asl 3
di Catania per la distribuzione diretta di diversi medicinali
essenziali per la cura di patologie croniche e gravi, ha infatti
messo in evidenza che l'85% degli intervistati esprime un
giudizio "ottimo" sul servizio offerto dalle aziende sanitarie.
I risultati, incoraggianti, arrivano dal convegno "La
continuita' ospedale -territorio", tenutosi il 24 ottobre a
Palermo, nella sede del rettorato dell'universita' degli Studi a
Palazzo Steri. Durante l'incontro, organizzato dalla segreteria
regionale siciliana della Societa' italiana di farmacia
ospedaliera e dei servizi farmaceutici delle aziende sanitarie
(Sifo), oltre al tema della distribuzione diretta dei medicinali,
si e' fatto il punto in tema di politica sanitaria, in
particolare sulla nuova organizzazione del Sistema sanitario
regionale, prevista dalla legge regionale del 14 aprile 2009 n.
5, che a due mesi dal suo avvio (1 settembre 2009), ha visto
l'accorpamento su base provinciale delle aziende ospedaliere con
le ex Asl, con la sola esclusione delle aree metropolitane di
Palermo, Catania e Messina.
(Wel/ Dire)