TERAPIE CURA PERSONALIZZATE PER RIDURRE EFFETTI COLLETERALI.
(DIRE - Notiziario Sanita') Roma, 10 nov. - Potrebbe trattarsi di
una svolta epocale nella lotta contro il tumore al seno, il piu'
frequente fra le donne (ne colpisce una donna su 10 ed e' la
prima causa di mortalita', con un tasso del 17 per cento rispetto
a tutti i decessi per causa oncologica). Grazie alla
farmacogenomica e alla farmacogenetica, e' oggi possibile
personalizzare i trattamenti di chemioterapia e radioterapia,
riducendone gli effetti collaterali. E' quanto si legge in una
nota di Diatech, l'unica azienda in Italia ad occuparsi di
ricerca farmacogenetica.
Un tema molto delicato, visto nella genomica sbagliare,
soprattutto nell'utilizzo di farmaci ad alta tossicita' come
quelli antitumorali, puo' essere inefficace, dannoso e persino
mortale. L'evoluzione della medicina molecolare prevede, al primo
posto, la personalizzazione della terapia. Questo e' possibile
ricorrendo alla farmacogenomica e alla farmacogenetica, che
permettono di trovare i farmaci giusti per i pazienti giusti.
Inoltre i test farmacogenetici sono obbligatori nei farmaci di
nuovissima generazione - i cosiddetti farmaci intelligenti (o
biologici) - in grado di colpire la sola mutazione genetica che
genera la malattia, senza intaccare minimamente le altre cellule
sane.
Tale metodo e' da ieri in uso nell'Azienda Istituti
Ospitalieri di Cremona e in altri 20 centri italiani grazie
appunto Diatech e all'Associazione ARCO Onlus, che donera'
all'Ospedale di Cremona un innovativo macchinario, il
Pyrosequencing. Questo strumento, deputato alla realizzazione di
test multigenici di farmacogenetica, fornisce ai medici oncologi
strumenti fondamentali nella scelta del farmaco chemioterapico e
del dosaggio ottimale, calibrati sul singolo individuo. Il
Pyrosequencing verra' utilizzato, al Centro di Medicina
molecolare dell'unita' di Patologia mammaria, inizialmente per la
terapia del tumore al seno per poi passare a tutte le altre
neoplasie. Alla presentazione del Pyrosequencing presenziano il
direttore generale, Piergiorgio Spaggiari, il direttore
amministrativo, Ida Beretta, il direttore sanitario, Camillo
Rossi, e il responsabile dell'Unita' di Patologia mammaria,
Alberto Bottini, e il vicepresidente alla Regione Lombardia,
Gianni Rossoni.
(Wel/ Dire)