INTERROGAZIONE AL MINISTRO: "PERCHÉ VACCINI IN RITARDO?".
(DIRE - Notiziario Sanita') Roma, 5 nov. - "Il termometro ha
raggiunto temperature altissime e il caso influenza A, visti i
fallimenti del governo nella gestione di un'emergenza nazionale,
e' diventato una vera psicosi". Lo ha detto in una nota il
segretario regionale Udc del Lazio e deputato Luciano Ciocchetti.
"Bisogna fermare gli allarmismi- continua- dando giuste
informazioni. Bisogna mettere in moto la rete dei medici di
famiglia e vaccinare i bambini e i ragazzi dai 5 ai 16 anni
spezzando cosi' la catena del contagio".
"Nel Lazio- denuncia l'esponente centrista- se solo venisse
avviato l'accordo sottoscritto tra la Fimmg e la Regione,
sarebbero disponibili 800 studi associati, che h12 potrebbero
dare primo soccorso e consigli utili ai cittadini. Bisogna
lasciare liberi i pronto soccorso, da utilizzare solo quando ci
sono vere urgenze ed emergenze".
"Quali sono le cause che hanno determinato ritardi, errori e
disorganizzazione nella fornitura dei vaccini per l'influenza A
alle Regioni? Chi sono i responsabili?", ha poi chiesto
l'esponente Udc in un'interrogazione al ministro della Salute.
"Nonostante tra la popolazione cresca la psicosi per la
diffusione e l'aggravarsi della pandemia- scrive l'esponente
centrista, che da giorni chiede al Governo di riferire in
Parlamento- la distribuzione dei vaccini antinfluenzali alle
regioni continua a registrare ritardi, confusione sulle dosi da
inviare alle singole regioni, stime approssimative ed errori
marchiani di calcolo". E "mentre alcune regioni lamentano l'invio
tardivo rispetto ad altre- aggiunge Ciocchetti- altre come il
Piemonte segnalano paradossalmente di aver ricevuto dosi in
sovrabbondanza rispetto alle necessita'".
"Serve chiarezza e subito- conclude Ciocchetti- anche per
evitare i continui assalti ingiustificati ai pronti soccorso, che
non riescono piu' a fronteggiare la situazione".
(Wel/ Dire)