INFLUENZA A. 100.000 COLPITI IN EMILIA-ROMAGNA, 46 RICOVERATI
5 CASI GRAVI, DA SABATO SCATTA POTENZIAMENTO SERVIZI SANITARI.
(DIRE - Notiziario Sanita') Bologna, 5 nov. - Mentre si attende
che la diffusione del virus A H1N1 tocchi il picco piu' altro tra
la fine del mese di novembre e l'inizio di dicembre, si stima che
in Emilia-Romagna siano gia' state colpite dall'influenza A circa
100.000 persone (il 12,5 per mille dalla popolazione). Una cifra
a cui l'assessorato regionale alla Sanita' arriva sommando ai
54.000 casi calcolati nell'ultima settimana dai medici
sentinella, coloro che erano finiti nelle precedenti rilevazioni
sul virus e quanti l'hanno contratto senza saperlo, confondendolo
con la normale influenza stagionale. Nelle ultime due settimane,
sono state ricoverate per complicazioni 46 persone (23 con meno
di 14 anni), cinque delle quali con forme respiratorie gravi (una
a Fidenza e quattro a Modena, tre sono under 14), dovute anche a
patologie concomitanti. Tre le persone decedute per aver
contratto il virus. "Se rapportiamo questi numeri ai cittadini
che hanno maturato o hanno in corso la A H1N1, possiamo dire che
si tratta di un'influenza dalle conseguenze sanitarie limitate",
rassicura - in una conferenza stampa tenuta martedi' -
l'assessore regionale alla Sanita', Giovanni Bissoni, che pure
non nasconde una certa "preoccupazione" per la grande capacita'
di diffusione dell'influenza A e per i "danni economico-sociali"
che potrebbe determinare. In effetti l'incidenza del virus ha
subito un'impennata proprio nell'ultima settimana, con 54.000
persone colpite (stando alle proiezioni fatte sui casi segnalati
dai medici sentinella), di cui quasi 23.000 al di sotto dei 14
anni. Non a caso, aumentano di pari passo le assenze da scuola,
con un tasso complessivo del 13,6% registrato giovedi' 29 ottobre
(erano l'11,1% la settimana precedente) e picchi del 20,4% nei
nidi e del 18,6% nelle scuole dell'infanzia (10,1% alle
elementari, 12,5% alle medie e 11,7% alle superiori).
"Non c'e' un assalto ai pronto soccorso- osserva Bissoni- pur
essendoci un incremento nell'accesso. Qualche problema in piu'
c'e' per i pediatri". Tutto sommato, pero', la situazione per ora
e' sotto controllo. In ogni caso, da sabato, conferma il
responsabile del servizio Assistenza distruettuale della Regione,
Antonio Brambilla, saranno rafforzati tutti i presidi, per
arginare al meglio il probabile aumento dei casi di influenza.
Innanzitutto, verra' potenziato il servizio di informazione
telefonica (al numero verde 800.033.033) che sara' operativo
sette giorni su sette dalle 8.30 alle 17.30. Inoltre, la guardia
medica sara' a disposizione per tutta la giornata (le aziende
hanno gia' individuato il personale necessario), saranno attivati
percorsi facilitati per alcuni accertamenti dignostici
(radiografie al torace, per esempio) e per esami di laboratorio.
Nei pronto soccorso, infine, saranno predisposti degli ambulatori
ad hoc per le persone che si presentano con sindromi influenzali.
La raccomandazione, pero', e' sempre la stessa: non occorre
recarsi in ospedale, ma ci si puo' rivolgere al proprio medico di
famiglia. "Siamo di fronte ad un'influenza normale- insiste
Stefano Zingoni, segretario regionale della Fimmg (la federazione
dei medici di medicina generale)- dobbiamo tutti concorrere ad un
clima di approccio giusto al problema. L'invito ai cittadini e',
dunque, a comportarsi come ci si comporta di fronte ad una
normale influenza".
(Wel/ Dire)
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