(DIRE - Notiziario Sanita') Bologna, 3 nov. - Come il Policlinico Sant'Orsola, anche l'Ausl di Bologna ha deciso di sospendere dal servizio i medici per i quali il giudice di Bologna Mirko Margiocco ha ordinato l'interdizione dalla professione (limitatamente alla convenzione con il servizio sanitario nazionale) perche' coinvolti nell'inchiesta di Ricettopoli. Sono due, tra i 10 interdetti, i medici legati all'Ausl: si tratta di Achille Panetta, oncologo all'ospedale di Bentivoglio, e Domenico Romano, oncologo convenzionato con l'Ausl e collaboratore dell'Ant fino a quando, nel luglio scorso, l'associazione gli ha rescisso il contratto in tronco. Per i due medici la sospensione, riferisce una nota dell'azienda sanitaria, ha preso il via il 30 settembre, giorno in cui all'Ausl e' stata notificata l'ordinanza del gip Margiocco. E' stato inoltre avviato, fa sapere l'azienda, l'iter delle procedure disciplinari: di fronte all'Ufficio di disciplina per il medico dipendente, davanti al Collegio arbitrale per quello convenzionato. Durissimo il giudizio del direttore generale dell'Ausl, Francesco Ripa di Meana, dopo le interdizioni decise dal gip. "Confermiamo la nostra volonta' di costituirci parte civile in occasione dell'udienza preliminare- dice il direttore- nei confronti di quanti si sono resi protagonisti di una truffa cosi' odiosa ai danni del Servizio sanitario pubblico, sottraendo risorse preziose alla tutela del diritto alla salute dei cittadini". Ripa di Meana non esclude l'adozione di "ulteriori provvedimenti cautelativi" per i medici interdetti, visto "l'allarme sociale" sollevato dalla vicenda. Infine, ricordando che le indagini partirono dopo una segnalazione dell'Ausl, Ripa di Meana rassicura i cittadini sulla "determinazione" a fare tutto il necessario per tutelare la loro sicurezza. (Wel/ Dire)