SANITA'. UMBRIA, AL VIA PIANO PER NON AUTOSUFFICIENZA
NUOVO NOMENCLATORE PER PRESTAZIONI AD ANZIANI, ADULTI E MINORI.
(DIRE - Notiziario Sanita') Perugia, 17 dic. - Ammonta a 114milioni e 404mila euro il finanziamento 2009-2011 per la non autosufficienza in Umbria. Il documento, approvato dalla Giunta regionale, stabilisce la programmazione delle risorse e i percorsi e le modalita' di accesso alle prestazioni previste dalla legge regionale n. 9 del 2008. "Accanto alla Liguria e alle Marche, siamo la regione con il numero piu' elevato di anziani ultrasessantacinquenni- ha sottolineato l'assessore alla sanita', Maurizio Rosi- I vari Governi che si sono succeduti negli anni passati hanno riconosciuto a queste Regioni stanziamenti piu' alti, cosa non confermata in questa legislatura anche se, come e' noto, gli anziani rappresentano una voce significativa per la spesa sanitaria e per i ricoveri. La legge regionale- ha aggiunto Rosi- permette ancora di assolvere ad un compito fondamentale verso questa fascia della popolazione non autonoma che potra' contare sull'assistenza domiciliare e su strutture protette che in Umbria, negli ultimi cinque anni, sono diventate 2mila 280". Secondo i dati dell'Osservatorio salute anziani del servizio sanitario regionale, si contano oltre 34 mila anziani disabili in Umbria, di cui 16mila non autosufficienti, il 9 per cento dell'intera popolazione over 65 della regione. Un numero che e' destinato ad aumentare del 14 per cento entro il 2010. A questi vanno aggiunti 8mila disabili giovani e adulti. Gli assessori Rosi e Stufara hanno illustrato i vari aspetti affrontati con il provvedimento che, oltre alle risorse, definisce anche le disposizioni per il monitoraggio degli interventi. E' stato inoltre definito il nuovo nomenclatore tariffario delle prestazioni a favore di anziani, adulti e minori non autosufficienti: per ciascuna tipologia di destinatari, il nomenclatore stabilisce le prestazioni erogabili, il loro costo massimo (con l'indicazione della percentuale a carico del sistema sanitario e quella a carico del sociale), e i criteri di compartecipazione al costo da parte dei soggetti non autosufficienti. In particolare, a quest'ultimi sono garantite prestazioni in regime domiciliare, accoglienza in strutture diurne e ospitalita' in strutture residenziali. Per favorire la permanenza in famiglia, l'assistenza domiciliare prevede varie tipologie di interventi: prestazioni di aiuto infermieristico e assistenza tutelare alla persona, servizi di aiuto e di sostegno familiare e domestico, come un assegno di sollievo fino ad un massimo di 300 euro per due volte in un anno, contributo economico per la copertura dei costi per le attivita' di assistenti famigliari, ricovero di sollievo presso una struttura residenziale (fino a 30 giorni consecutivi), servizi di trasporto e accoglienza in centri diurni e altri interventi per facilitare la vita indipendente delle persone non autosufficienti. A chi non puo' continuare a vivere in famiglia viene comunque garantita l'ospitalita' presso strutture residenziali. Per quanto riguarda, infine la compartecipazione alla spesa sono previsti tre livelli: esenzione totale, esenzione parziale, non esenzione. La novita' contenuta nella legge regionale 9/2008, che istituisce il Fondo per la non autosufficienza, e' che per la compartecipazione al costo della prestazione non si tiene conto della situazione economica del nucleo familiare, ma solo del reddito disponibile della persona da assistere, calcolato sulla base dell'Isee. Il piano degli aiuti prevede, inoltre, programmi di reinserimento sociale e lavorativo per i giovani disabili ed un contributo, destinato in particolare agli anziani, per coloro che hanno bisogno di protesi odontoiatriche ed ortesiche. L'assessore alle Politiche sociali Stufara, dopo aver ricordato che la Regione Umbria e' stata la prima in Italia a dotarsi di una legge sulla non autosufficienza, andando controcorrente rispetto al Governo nazionale che continua a 'tagliare', ha precisato che "il provvedimento entro la fine di dicembre verra' pubblicato sul Bollettino ufficiale della Regione e, con la sua entrata in vigore, si passera' alla fase operativa della legge 9/2008 che da' risposte ai 16mila anziani non autonomi e agli 8mila disabili adulti. Il documento approvato- ha concluso l'assessore- dimostra come l'integrazione socio-sanitaria in Umbria funziona e garantisce risposte certe ai bisogni delle persone non autosufficienti presenti sul territorio in numero elevato, che ora potranno contare su aiuti per continuare a vivere nelle loro case o, quando cio' non sara' possibile, essere accolti in residenze protette, qualificate e accreditate". (Wel/ Dire)
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