UNIVERSITÀ. RICERCA, SBLOCCATI FONDI MUSSI MA PER 900 POSTI
L'APRI: 'GELMINI NON MANTIENE PROMESSE, DOVEVANO ESSERE DI PIÙ'.
(DIRE - Notiziario Sanita') Roma, 17 dic. - Il ministero dell'Universita' ha distribuito ieri agli atenei, con un decreto ministeriale, l'ultima tranche dei fondi Mussi per il reclutamento straordinario di ricercatori. Si tratta di 80 milioni di cui 40 servono per le assunzioni e altri 40 per pagare gli stipendi dei reclutati nel 2007 e nel 2008. Questi fondi andavano sbloccati entro fine dicembre, pena il ritorno nelle casse del ministero del Tesoro. Promesse mantenute, dunque. No, secondo l'Apri, l'Associazione dei precari della ricerca: i 900 posti sbloccati sono lontani dai 2.100 circa previsti da Mussi. "Dopo le proteste delle ultime settimane in seguito alla bocciatura in Senato dell'emendamento in Finanziaria per sbloccare gli 80ml di euro a favore del reclutamento straordinario di ricercatori- spiega il presidente Francesco Cerisoli- il Miur ha provveduto ieri a distribuire con un decreto ministeriale i fondi alle universita'. Ma leggendo tale decreto si rivela ben presto quella che e' una vera e propria doccia fredda per i giovani ricercatori: i concorsi risultano piu' che dimezzati rispetto alle previsioni, a causa dell'assenza del cofinanziamento". Insomma non e' scattato il meccanismo che prevede che anche le universita' siano impegnate a finanziare tanti posti quanti ne paga il ministero. "C'e' una forte discrepranza tra i circa 900 posti previsti dal decreto- denuncia l'Apri- rispetto a quelli annunciati in piu' occasioni dal ministro Gelmini, l'ultima volta nella lettera al Corriere della Sera del 15/11/2009 nella quale annunciava l'assunzione di migliaia di ricercatori. Chiediamo al ministro Gelmini che fine hanno fatto i 4.000 posti da ricercatore sbandierati da mesi nelle interviste e nei comunicati stampa. Se questo- chiude- e' il ricambio generazionale annunciato dalla Gelmini, siamo di fronte ad un evidente fallimento della politica del ministro". (Wel/ Dire)
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