(DIRE - Notiziario Sanita') Reggio Emilia, 10 dic. - Un adolescente reggiano su due, tra i 14 e i 18 anni, ha un rapporto "problematico" con l'alcol. Meglio invece con il fumo. fenomeno che tra i giovani, a fronte di una media nazionale del 20%, registra a Reggio Emilia una incidenza del 12%. I dati emergono dalla riunione congiunta delle commissioni provinciali Sicurezza sociale (presideuta da Angela Zini, Pd) e Giovani (presieduta da Emanuele Magnani, Idv), ieri in visita al Centro didattico multimediale per la promozione della salute nei locali dell'ex ospedale Spallanzani. A suonare l'allarme sugli alcolici la dirigente della struttura Sandra Bosi che spiega: "Per noi un ragazzo di 16 anni che assume in una settimana due birre e due bicchieri di vino ha un rapporto problematico. E quel che e' peggio e' che il consumo di bevande, in percentuali piu' o meno equivalenti tra maschi e femmine, e' ormai normalizzato". Nella struttura, che e' un organo istituzionale della Regione ma viene gestito localmente da Ausl, Comune, Provincia e Lega Tumori, nel 2008 hanno effettuato ore di laboratorio per la prevenzione circa 10 mila ragazzi, di cui 7 mila studenti delle scuole di Reggio e provincia. Bosi nel suo intervento spiega le attuali azioni di promozione della salute applicate e le strategie future. Auspica inoltre una piu' stretta collaborazione con gli enti locali, in relazioni a tematiche come "l'alimentazione, il tema del tempo libero, e il rapporto alcol e guida". In particolare, "nelle scuole superiori ci sono circa 270 ragazzi che si occupano di formazione 'tra pari', dopo essere stati formati al centro", spiega ancora Bosi. Mentre tra le prossime iniziative in campo "un regolamento da diffondere nelle scuole e sottoporre al Consiglio dei docenti che responsabilizza tutti gli insegnanti sul tema della salute". Infine per quanto riguarda Comune e Provincia, al netto dei contributi erogati, Bosi parla di "relazioni istituzionali solide", ma "piu' formali che di sostanza". (Wel/ Dire)