(DIRE - Notiziario Sanita') Roma, 10 dic. - "La firma del patto per la Salute 2010-1012 tra Regioni e governo mette fine ad una lunga stagione di conflitto istituzionale che ha messo a dura prova la resistenza del sistema, ma la crescente sperequazione tra regioni ricche e regioni povere, tra regioni virtuose e regioni in deficit non consente un facile ottimismo". A comunicarlo in una nota e' l'Anaao Assomed (Associazione medici dirigenti). Infatti, spiega l'associazione, "il maggiore finanziamento nel triennio 2010-2012, spingera' molte Regioni a fare ricorso ancora una volta a tagli indiscriminati delle voci di spesa, con il risultato che molti cittadini vedranno messe in discussione la stessa erogazione delle prestazioni essenziali". Secondo l'Anaao Assomed, inoltre, "il rafforzamento dei piani di rientro per le regioni in deficit determinera' nuovi aumenti delle aliquote Irap ed Irpef destinati a pesare ulteriormente sia sul sistema produttivo sia sulle spalle degli incolpevoli cittadini di quelle regioni dove i ritardi o i malaffari della politica hanno procurato ferite nel sistema sanitario regionale". A preoccupare i medici dirigenti, "la riduzione del numero di posti letto per acuti (3,3 per mille abitanti), destinato a produrre un ulteriore taglio di 9.800 posti letto. E' facile prevedere- continua quindi l'Anaao Assomed- che in molte regioni il taglio di posti letto negli ospedali e la chiusura dei piccoli ospedali con meno di 100 posti letto provocheranno un vuoto assistenziale nel quale saranno risucchiate le fasce di popolazione piu' deboli". Ma per l'Anaao Assomed, anche "i ritardi della politica sanitaria finiranno con l'aggravare ulteriormente le gia' difficili condizioni di lavoro dei medici del Ssn. La riduzione stabile delle dotazioni organiche, il ridimensionamento dei fondi a disposizione dei contratti integrativi e l'abbattimento degli standard per la determinazione delle strutture semplici e complesse, che smantellano istituti contrattuali- spiega ancora l'associazione- contribuiranno a trasferire sulle spalle dei medici il peso del mantenimento della qualita' e della sicurezza delle cure". In questa prospettiva, l'associazione dei medici dirigenti segnala che "le regioni continueranno a fare ricorso a forme di lavoro precario dei medici per tamponare le falle di un sistema che sul blocco del turnover costruisce gli unici fondamenti della riduzione del costo del lavoro. Uno scenario, che conferma un sistema a doppia velocita' e dove il nuovo patto per la Salute 2010-2012- conclude l'Anaao Assomed- rischia di inquinare ulteriormente l'atmosfera del mondo del lavoro del Ssn e di negare ai medici il giusto supporto indispensabile per affrontare le loro responsabilita'". (Wel/ Dire)