(DIRE - Notiziario Sanita') Roma, 3 dic. - "Solo con un cocktail di farmaci diversi potra' migliorare l'aria dei cittadini". Il professor Fernando Aiuti prende in prestito dal suo vocabolario di medico i termini per spiegare come da presidente della commissione Sanita' del Comune di Roma intende intervenire per affrontare la questione smog nella Capitale. Ieri ha ricevuto in audizione le associazioni ambientaliste per raccogliere dati utili per la formulazione delle proposte al sindaco Alemanno e la prossima settimana concludera' il suo lavoro: "Ascolteremo gli esperti del dipartimento Ambiente del Comune e abbiamo convocato anche il comandante dei Vigili urbani- spiega all'agenzia Dire- La prima persona alla quale diremo le cose sara' il sindaco: faremo una relazione molto dettagliata la prossima settimana, con una serie di osservazioni puntuali". Anche perche' il quadro dipinto da Legambiente ed Arpa richiede interventi decisi: "La situazione peggiore e' soprattutto della zona di Corso Francia, dove per dieci giorni ci sono stati livelli altissimi e secondo l'Arpa questo inquinamento e' stato preoccupante perche' i dati di questo novembre sono stati superiori rispetto a quelli dell'anno scorso". Aiuti non si lascia andare a conclusioni ma chiarisce che "le misure tampone sono state prese in passato e quelle temporanee servono a poco se uno non fa un programma piu' radicale". Il messaggio che il presidente della commissione Sanita' vuole lanciare "e' che quando ci sono diversi fattori che concorrono all'inquinamento ambientale, la ricetta non e' solo quella di fare le targhe alterne o chiudere il traffico una volta alla settimana ma un cocktail di farmaci. Solo da un cocktail di farmaci diversi potra' migliorare l'aria dei cittadini. Qui si tratta di un danno cumulativo nel tempo e quello che e' difficile da fare capire ai cittadini, che dovranno fare la loro parte per cercare di inquinare meno, e' che questo danno cumulativo si ripercuote negli anni, come il fumo di sigaretta". Due i dati che piu' di tutti lo hanno colpito: "Di fatto ci sono 500 mila macchine che dovrebbero stare ferme a Roma, ma nessuno controlla che stiano ferme e quindi si tratta di un provvedimento che non serve a nulla. Mi e' stato detto da un esperto che sul 100% dell'inquinamento circa il 20% dipende dal traffico rallentato perche' nel 90% delle strade di Roma le macchine sono in seconda e terza fila". A proposito di quest'ultima circostanza, lo stesso Aiuti porta la sua testimonianza diretta: "Nella zona di via Maes si stanno facendo dei lavori (per la nuova tangenziale, ndr) che dovevano essere consegnati il 30 novembre e invece no. La stessa strettoia che c'era prima c'e' adesso, la via e' sempre piu' bloccata dalle macchine che stanno ferme sia sulla corsia di destra che in quella di sinistra ed e' diventata un imbuto. Mezzora di fila non perche' la strada non sia sufficiente ma perche' c'erano le macchine ferme e i vigili non c'erano- conclude- La situazione segnalata dagli esperti e' piu' importante che mettere le targhe alterne una volta alla settimana". (Wel/ Dire)