(DIRE - Notiziario Sanita') Roma, 3 dic. - "E' necessario ripensare il rapporto tra sanita' pubblica e sanita' privata perche' cosi' non si va avanti". E' quanto ha affermato il presidente dell'Associazione italiana ospedalita' privata del Lazio, Jessica Faroni, intervenendo al convegno 'Sanita' publica e privata del Lazio: una collaborazione a tutela del cittadino' in corso nella sede di Confindustria Lazio. "Dal 1994 al 2009 sono aumentati i livelli di spesa nel settore della sanita' privata- ha spiegato Faroni- l'inflazione e' cresciuta del 42%, il costo del personale del 59% e il fondo sanitario nazionale del 111%. A fronte di questo, le tariffe sono invece ferme al 1996". Il presidente di Aiop Lazio, poi, ha sottolineato che "la Regione Lazio ha tagliato 994 posti letto di sanita' privata accreditata, con un risparmio di oltre 50 milioni di euro. Questi fondi, pero', sono serviti per ripianare il deficit degli ospedali pubblici. Non credo sia giusto, quindi, intervenire in questo modo, senza contare che la sanita' privata ha un costo del 15% rispetto alla sanita' pubblica ed eroga il 30% delle prestazioni". Faroni, quindi, ha lanciato delle proposte per chi guidera' la Regione dopo le elezioni: "Bisogna aumentare le cure domiciliari per evitare inutili ricoveri. Penso poi alla creazione di un centro di prenotazione unico a gestione mista: dove non arriva il pubblico interviene il privato. Ho sentito, infine, l'annuncio del vice presidente della Regione, Esterino Montino, di aprire mille posti in piu'' di Rsa. Vedremo...". (Wel/ Dire)