(DIRE - Notiziario Sanita') Roma, 3 dic. - "Chiediamo al governo di non recepire nella Finanziaria 2010 le richieste di ulteriori tagli alle farmacie avanzate dalle Regioni. Le nostre casse sono vuote e non si puo' sempre pensare che siano a disposizione di quelle amministrazioni pubbliche che non sono in grado di gestire i conti del sistema sanitario". Cosi' il presidente di Federfarma, Annarosa Racca, ha commentato martedi' le indiscrezioni su un'ennesima ipotesi di riduzione della spesa farmaceutica. "Faccio notare- continua Racca- come la spesa farmaceutica convenzionata con il Servizio sanitaria nazionale e' oggi agli stessi livelli del 2001, mentre altre voci di spesa del bilancio sanita' sono in continuo e incontrollato aumento. A subire le spese dei ripetuti interventi sono in particolare i margini delle farmacie, decurtati da continue sforbiciate". Per Racca "esiste il rischio concreto che sia messa a rischio la stabilita' della rete capillare delle farmacie" che oggi "sono in seria difficolta' e con altri tagli saranno costrette a ridurre le spese, fino ad arrivare a licenziamenti di personale. Le farmacie- conclude il presidente di Federfarma- chiedono al governo e al Parlamento di applicare ad altri settori della sanita' lo stesso rigore fino ad oggi adottato solo per la spesa farmaceutica convenzionata e di garantire che le farmacie possano continuare a garantire gli eccellenti livelli di servizi offerti da sempre ai cittadini". (Wel/ Dire)