(DIRE - Notiziario Sanita') Roma, 3 dic. - Il documento del Cda dell'Aifa (Agenzia italiana del farmaco) non fornisce i necessari chiarimenti sulla necessita' o meno del ricovero ospedalieri per l'aborto con la pillola Ru 486. È quanto ha sostenuto ieri il ministro del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali, Maurizio Sacconi. "L'Aifa- dice Sacconi- pur riconoscendo la sua delibera 'pienamente coerente con l'esigenza di garantire che il percorso abortivo avvenga in ambito ospedaliero come raccomandato dal signor ministro' non ha voluto chiarire in modo definitivo se abbia ragione il presidente dell'agenzia, professor Pecorelli, che in piu' occasioni mi ha personalmente ribadito essere necessario il 'ricovero ospedaliero ordinario' o se, al contrario, abbia ragione il consigliere dell'agenzia Bissoni (l'assessore alla Salute dell'Emilia-Romagna) che ha pubblicamente affermato essere sufficiente il day hospital". Poi continua: "Oggettivamente non vedo come il day hospital possa essere coerente con la delibera adottata dall'Aifa, tanto piu' che l'attivita' di farmaco-vigilanza dell'Agenzia presuppone il monitoraggio continuo in ambito ospedaliero. Ribadisco in ogni modo che se non si riscontrera' la effettiva, diffusa, pratica del ricovero ospedaliero ordinario per le persone sottoposte ad aborto farmacologico, si evidenziera' una manifesta incompatibilita' con la legge 194, di cui dovrebbero prendere atto Parlamento e Commissione europea per le decisioni conseguenti". (Wel/ Dire)