AIDS. EMILIA-R., LIEVE CALO DI NUOVI CASI, STABILI HIV-POSITIVI
DALLA REGIONE QUASI 2 MILIONI PER SENSIBILIZZAZIONE.
(DIRE - Notiziario Sanita') Bologna, 1 dic. - Sono 2,8 ogni centomila abitanti i nuovi casi di Aids in Emilia-Romagna nel biennio 2007-2008 e 9,1 ogni centomila abitanti, nello stesso periodo, i nuovi casi di persone sieropositive. I dati, tratti dal rapporto annuale su Aids E Hiv in Emilia-Romagna, confermano la lieve flessione dei casi di Aids emersa negli ultimi anni e, invece, la sostanziale stabilita' per quanto riguarda l'infezione da Hiv. Il rapporto viene presentato, come ogni anno, in occasione del 1^ dicembre, Giornata mondiale per la lotta all'Aids, occasione per focalizzare l'attenzione su risultati e prospettive rispetto alla prevenzione e alla cura della malattia, e per informare una volta di piu' sui rischi nelle modalita' di trasmissione del virus, in particolare quelle legate ai rapporti sessuali, che negli ultimi anni risultano essere le prevalenti. Molte sono le iniziative previste in regione per la Giornata: tra gli eventi, la presentazione a Ferrara dei risultati del concorso giornalistico "Write-Aids" rivolto a tutti i cittadini e, a Bologna, la tavola rotonda "Non me la scordero' mai" sul tema dei comportamenti a rischio. La Regione interviene anche con uno stanziamento di 2 milioni di euro (da fondi statali) per finanziare il 13^ programma di attivita' formative e di sensibilizzazione. In occasione di questo 1^ dicembre, la Regione presenta inoltre i primi dati del nuovo sistema di sorveglianza sulla sieropositivita', avviato in tutta l'Emilia-Romagna all'inizio del 2009, con anche l'acquisizione "retrospettiva" dei dati relativi al 2007 e 2008. Dai dati dell'Osservatorio regionale si evince che la modalita' di trasmissione principale si conferma essere quella sessuale; gli uomini sono piu' numerosi delle donne: 13,5 ogni centomila persone rispetto al 4,8. La fascia di eta' piu' interessata e' negli uomini quella compresa tra i 30 e i 49 anni (oltre 64%), mentre nelle donne e' piu' precoce: il 68% e' compreso in una eta' tra 20 e 39 anni. La modalita' di trasmissione sessuale riguarda l'81% dei nuovi casi diagnosticati di Hiv; di questi oltre il 50% riguarda il contatto eterosessuale. I nuovi casi di Aids nel 2008 in Emilia-Romagna sono stati 112, un dato sottostimato per il cosiddetto "ritardo di notifica", il tempo che intercorre tra la data di diagnosi e il momento in cui la segnalazione perviene al Centro Operativo Aids (Coa) dell'Istituto superiore di sanita'. Il dato conferma la lieve flessione registrata negli ultimi anni. Resta alto il numero delle persone che al momento della diagnosi non sa di essere sieropositivo: nella regione la data del primo test Hiv positivo e la data di diagnosi della malattia nel 1996 coincidevano nel 14% dei casi, nel periodo 2004-2008 la percentuale e' salita al 45,7% (306 casi su 669). Sul fronte della prevenzione e promozione della salute, oltre all'attivita' dei servizi di prevenzione e assistenza, continua l'impegno del Servizio sanitario regionale in atto da alcuni anni: il telefono verde regionale Aids 800-85.60.80 (gestito dall'Azienda Usl di Bologna) fornisce informazioni per prevenire l'infezione e permette di prenotare, gratuitamente e in anonimato, il test; il sito internet regionale www.helpaids.it (gestito dalle Aziende sanitarie di Modena) assicura anche consulenze on line. (Wel/ Dire)
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