AIDS.IN UN ANNO 90MILA NUOVE INFEZIONI IN UE, 2,7 MLN NEL MONDO
IN ITALIA 170MILA MALATI; CONTAGI IN CALO TRA I BAMBINI.
(DIRE - Notiziario Sanita') Roma, 1 dic. - In un anno sono quasi 90 mila le nuove infezioni da virus Hiv In Europa, 2.7 milioni i nuovi casi nel mondo, 4 mila solo in Italia. Sono le stime illustrate in un convegno a Montecitorio dall'associazione 'Network persone sieropositive' (Nps Italia onlus) in occasione della giornata mondiale di lotta all'Aids. In totale si stima che in Europa oggi vivano 2.4 milioni di persone affette da Hiv/Aids, 33.4 milioni nel mondo e oltre 170 mila nel nostro Paese (in pratica 3 italiani ogni mille abitanti). I dati riportano le stime Onu del rapporto UnAids 2009 e quelle del centro operativo antiAids (Coa) dell'Istituto superiore di Sanita'. Nps Italia spiega che alla luce di questi numeri emerge che "l'Hiv/Aids sia a tutt'oggi un grave problema di salute pubblica". In Italia, continua l'associazione, "si stima che circa una quarto delle persone Hiv-positive non sappia di essere infetto e che piu' della meta' delle persone con una nuova diagnosi di Aids ignori la propria sieropositivita', in modo particolare coloro che hanno acquisito l'infezione attraverso rapporti sessuali, sia etero che omo o bisessuali". Sempre per quanto riguarda il nostro Paese, e' da segnalare che dal 1997 a oggi sono stati circa 700 i bambini che hanno contratto l'infezione dalla madre: il 50% e' figlio di una donna tossicodipendente, mentre oltre il 36% dei casi riguarda bambini di donne che hanno acquisito l'infezione per via sessuale. "Tra i piu' positivi risultati della medicina- rileva Nps- si deve citare la cospicua diminuzione di casi di Aids pediatrici, grazie all'effetto combinato dell'applicazione delle linee guida relative al trattamento antiretrovirale, somministrato sia alle donne in gravidanza per ridurre la trasmissione verticale, che ai bambini infetti per allungare il tempo di incubazione della malattia". Dai dati sull'Aids presentati a Montecitorio da Nps-Italia onlus (Network persone sieropositive), in occasione della Giornata mondiale per la lotta all'Aids, emerge comunque che dal 2000 a oggi inoltre sono diminuite del 17% le infezioni da Hiv. Nonostante il progressivo calo del trend di infezione sia negli adulti che nei bambini, l'associazione pero' sottolinea che l'Aids si conferma ancora "una malattia a grande impatto sociale". Oltre alla prevenzione un ruolo nel frenare le nuove infezioni spetta alle terapie antiretrovirali, che "hanno avuto un significativo impatto per prevenire, ad esempio, la trasmissione madre-figlio. Si calcola che dal 2001 si siano potute evitare ben 200 mila nuove infezioni". Tuttavia, continua Nps, "ancora oggi nel mondo vivono 33.4 milioni di persone con Hiv e 2.1 milioni di loro sono bambini sotto i 15 anni. Le nuove infezioni Hiv nel 2008 (anno di riferimento del rapporto Onu) sono state 2.7 milioni, tra cui 430 mila bambini, con una diminuzione del 18% rispetto al 2001. Dati, apparentemente contrastanti, che sono il risultato di una crescita delle possibilita' di sopravvivenza, che fa lievitare il numero di persone che convivono con l'infezione nonostante i nuovi casi diminuiscano". E ancora, dal 2000 ad oggi il tasso di persone che convivono con la malattia si e' alzato del 20%, mentre quello di mortalita' per Aids e' sceso del 10% rispetto al 2004. "La quota di persone che hanno accesso alle terapie antiretrovirali- conclude Nps- e' passata dal 7% nel 2003 al 42% nel 2008. Ma attenzione, l'altro lato della medaglia ci dice, infatti, che il 58% dei malati di Hiv/Aids non segue alcuna terapia". (Wel/ Dire)
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