Relazioni, didattica, sport: device in soccorso bimbi
Lo psicoterapeuta: Possono incontrarsi con amici in videochiamata
Roma, 17 mar. - Relazioni, didattica e sport. Questi gli aspetti della vita normale che mancano davvero ai bambini e agli adolescenti, secondo Bruno Tagliacozzi, psicoterapeuta esperto nel counseling genitoriale dell'Istituto di Ortofonologia (IdO), interpellato dall'agenzia Dire per capire come poter intervenire in loro aiuto.
"Se abbiamo avuto tante diatribe sull'uso dei mezzi informatici da parte dei minori, adesso possiamo prendere questa occasione per informatizzare i genitori sulle potenzialita' positive della tecnologia- consiglia il terapeuta- e renderli cosi' piu' disponibili a conoscere il mondo dei figli adolescenti, spesso trascurato".
L'uso dei device puo' essere proposto anche ai piu' piccoli, ma ad una condizione: "Oggi non potendo far incontrare i bambini tra loro, forse farli vedere attraverso una videochiamata consentirebbe di gestire una relazione virtuale diversa da quella solita. È un momento di emergenza e gli strumenti elettronici ci consentono di mantenere una possibile normalita' nelle relazioni".
Sulla didattica Tagliacozzi fa un appello "alla solidarieta' e all'intervento degli insegnanti. Loro possono dare una presenza attraverso i mezzi tecnologici- spiega- fornendo indicazioni sui compiti a casa, o ancora raccontando e inventando storie.
L'insegnante che si connette, partecipa nella chat dei genitori e parla con bambini e ragazzi, compie un gesto importante e doveroso".
Parlando ai genitori, invece, lo psicoterapeuta spiega cosa sia la 'genitorialita' attiva': "Significa che possono essere presenti nelle attivita' didattiche, ad esempio, aiutando i figli un'ora al giorno nei compiti. È un tempo che gli permette di non perdere il ritmo di lavoro".
Nello sport, Tagliacozzi ricorda che "non sono impedite le passeggiate singole, mentre sono interdette quelle di gruppo. I genitori possono organizzare delle attivita' divertenti che coinvolgano anche i bambini in piccoli esercizi di ginnastica senza avere una palestra in casa". Certo la convivenza forzata puo' generare stress in un genitore che deve fare smart working, ma "la difficolta' dipende molto dalle eta' dei bambini. Se sono piccoli- conclude- possono essere impegnati con disegni, giochi da tavolo, di societa', puzzle, costruzioni e carte".
(Red/ Dire)
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