Roma, 22 ott. - Natura, musica e ginnastica possono diventare (anche) cura e medicina dei pazienti ricoverati in ospedale? A dare una risposta ci prova l'istituto Bellaria di Bologna che ha inaugurato uno spazio all'aperto dove sono gia' in programma una serie di attivita', utili ad affrontare al meglio il periodo di degenza ospedaliera. Un gazebo in legno immerso nel verde dell'ospedale sui primi colli bolognesi, poco vicino all'ingresso principale, accogliera' dal lunedi' al venerdi', per un'ora al giorno, esperti che proporranno attivita' per stimolare la consapevolezza dei pazienti nel loro percorso. "Durante il nostro lavoro non dobbiamo mai dimenticarsi le persone- dice Giovanni Frezza, primario della radioterapia del Bellaria- e queste iniziative consentono alle persone di vivere il percorso di cura con piu' serenita'". Ogni giorno l'appuntamento e' dalle 15 alle 16.30.
Si parte lunedi' con le attivita' motorie a cura di Simona Galli e si continua martedi' con la lezione di Qi gong di Edda Venturi. Mercoledi', il biologo Marco Nieri introduce la passeggiata guidata da Chiara Zaglia con un approfondimento su 'L'energia degli alberi'. "Ho incontrato Marianne qualche anno fa quando venne a fare un tirocinio. Mi aveva parlato della differenza tra arpa e musicoterapia, spiegandomi che in America lo fanno da piu' di 30 anni", dice Gioacchino Pagliaro, direttore del reparto di Psicologia del Bellaria e ideatore del progetto, introducendo Marianne Gubri, che ogni giovedi' suonera' l'arpa per i pazienti. Infine, il venerdi' pomeriggio ecco la bioginnastica con Stefania Tronconi. "Anche dalla relazione tra alimentazione, musica e natura parte la cura del paziente", aggiunge Pagliaro citando Ippocrate "cosi' sono sicuro di non essere smentito".
Grazie allo spazio inaugurato all'ospedale Bellaria "sara' amplificato il rapporto tra gli uomini e le piante. Noi siamo spesso abituati a pensarli come esseri inanimati, ma molte ricerche hanno invece dimostrato di come siano dotate di memoria e quindi l'ambizione di questo progetto e' anche quello di riscoprire il ruolo della natura per favorire l'equlibrio umano", commenta Francesca Novaco, direttrice sanitaria dell'Ausl poco dopo aver tagliato il nastro inaugurale. "Non chiamateci sponsor, voi siete parte di noi", dice Alessandro Arcidiacono, fondatore dell'associazione Bimbotu che, insieme a Alberto Possati, ha finanziato la costruzione del gazebo ricreativo.
(Wel/ Dire)