Pma, in Usa-Canada-Europa 14 bimbi autistici da stesso donatore
Binetti: Porre limiti, e' fattore incontrollato diffusione malattie
Roma, 22 ott. - "L'indagine a cui si sottopone oggi un donatore di sperma non va molto oltre l'esame delle principali patologie, quali l'Hiv. Se davvero si dovesse ricorrere ad una Procreazione medicalmente assistita (Pma) eterologa ci vogliono garanzie assolute, dobbiamo porre dei limiti alle possibilita' che un donatore portatore di una qualche malattia - come un deficit genetico - possa diventare un fattore incontrollato di diffusione di patologie". Lo dice Paola Binetti, senatrice Udc e neuropsichiatra infantile, commentando il caso di 14 bambini autistici che vivono negli Stati Uniti, in Canada e in Europa, nati dallo stesso donatore di sperma (H898), che in realta' aveva una diagnosi di Adhd.
"Molti di loro sono anche dislessici, soffrono di epilessia, di disturbi di deficit dell'attenzione e mostrano altre disabilita' dello sviluppo e di tipo cognitivo", puntualizza Binetti riportando la notizia recentemente pubblicata sul Washington Post e Avvenire.
"È una casualita' che si sia riusciti a risalire ad un unico donatore partendo da una pluralita' di casi con cui ci si era misurati- spiega Binetti- e questo la dice lunga sull'ipotesi genetica delle cause dell'autismo. Si confermano alcuni dati dell'esperienza clinica, quando in famiglia piu' di un bambino e' portatore di patologie del neurosviluppo. Purtroppo con un donatore si corre il rischio di rendere diffusiva una realta' che deve essere molto controllata".
I disturbi dello spettro autistico, anche quando c'e' una componente genetica, "si evidenziano in condizioni di sviluppo piu' sfavorevoli- continua la neuropsichiatra- circostanze non del tutto definite, che danno ragione alla plasticita' del sistema nervoso in fase precoce".
L'aspetto diagnostico nell'autismo, quindi, "non si limita alla diagnosi del solo bambino, ma approfondisce l'anamnesi familiare, la storia e i vissuti della famiglia. Un racconto che si costruisce attorno alla sindrome, ma che e' anche ricco di relazioni. Ricostruire il contesto familiare- ribadisce la studiosa- e' ormai un elemento determinante, quanto il ricostruire la piattaforma genetica".
Quando si accede alla Pma con un donatore esterno alla coppia, "va ricostruita la sua storia, deve essere completamente identificato. La gestazione per altri e' spesso un oggetto di mercato- conclude la senatrice Udc- e puo' accrescere il rischio di mettere prodotti avariati nel mercato, con pesanti conseguenze sulla vita degli altri".
(Wel/ Dire)
|