Censis: Per 61% italiani fondamentale salute psichica, e' rivoluzione
Cnop: 37,5% popolazione si dichiara in ansia o depressa
Roma, 15 ott. - E' una rivoluzione culturale tutta italiana quella che sta coinvolgendo il mondo della psicologia. Piu' di un cittadino su 2 (61%), infatti, ritiene fondamentale il benessere psicologico nella valutazione dello stato di salute. Gli "italiani, dunque, non distinguono piu' tra salute psicologica e quella 'tout court'", afferma Ketty Vaccaro, responsabile dell'area Welfare e Salute del Censis, intervenuta alla celebrazione della Giornata nazionale della Psicologia, festeggiata due giorni prima dal Consiglio Nazionale dell'Ordine degli psicologi (Cnop).
Dunque le opinioni sono chiare: Nel 2018 per il 41% del Belpaese il concetto di salute "coincide con uno stato di benessere psicologico, di soddisfazione, tranquillita' e felicita'", si legge nell'indagine del Censis. Le evidenze sembrano in linea con il fatto che "in Italia, il 37,5% della popolazione dichiara di avere problemi di ansia e depressione", spiega David Lazzari, membro dell'Esecutivo Cnop e presidente degli psicologi umbri. "Un dato epidemiologico importantissimo", anche perche' "queste evidenze ci indicano che tra 10 anni le persone con un disagio psicologico avranno anche un rischio piu' elevato di sviluppare malattie fisiche".
Da qui la necessita' degli studi sul disagio psichico di porre attenzione sempre a infanzia e adolescenza. "Un bambino che ha vissuto in casa un clima negativo- ricorda Lazzari- puo' avere da 2 a 7 volte piu' probabilita' di sviluppare, rispetto agli altri, alcuni disturbi e patologie". Inoltre, "sono il 17,5% i genitori che dichiarano di avere figli con problemi psicologici". Con questo pero' il presidente dell'Ordine degli psicologi dell'Umbria non intende "drammatizzare, ma preparare a una migliore genitorialita'". Sono ugualmente necessari "interventi al livello sociale, da attuare nelle scuole, per promuovere la resilienza e le risorse dei bambini. Anche coloro che vivono situazioni problematiche- aggiunge- possono migliorare la loro condizione e le loro prospettive".
Il leitmotiv della Giornata nazionale di psicologia si concretizza, dunque, nella richiesta di "una legge che promuova la presenza della psicologia nel mondo della scuola e implementi strategie coordinate e coerenti" volte alla "riorganizzazione, secondo le evidenze, del nostro sistema Salute. Come si fece negli anni scorsi- ricorda Lazzari- con la salute fisica, organizzando una rete di protezione, tutela e prevenzione".
Una conferma viene dai dati del Censis, perche' "l'upgrading che gli italiani hanno fatto al supporto dello psicologo" e' di considerare "il suo ruolo come trasversale e il suo luogo la quotidianita'. Uno sdoganamento- chiosa Vaccaro- che rende finalmente chiara l'idea che il benessere psicologico e' salute" Di certo le proiezioni future non sono rosee se la dimensione psicologica non dovesse trovare il suo giusto riconoscimento a livello istituzionale, ma la fiducia permane. "C'e' la possibilita' di intervenire- conclude Lazzari- perche' l'essere umano e' un essere plastico e rimane aperto al cambiamento per tutto il resto della vita".
(Wel/ Dire)
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