Reparto aperto h24 per favorire contatto tra neonati e genitori
Roma, 8 ott. - Apertura h24 del reparto Tin (Terapia intensiva e patologia neonatale), interventi di controllo dello stress e del dolore, marsupioterapia. Questa la strategia messa in atto dalla Ulss 2 Marca Trevigiana nell'ospedale Ca'Foncello di Treviso. "Lo sviluppo extrauterino anticipato e le particolari condizioni della degenza in Terapia intensiva neonatale sono percorsi di grande sofferenza che cambiano profondamente la vita futura sia del bambino che della sua famiglia", spiega la dottoressa Paola Lago, direttrice del reparto Tin di Treviso.
Quindi "per favorire la partecipazione dei genitori alla cura del proprio bambino, il reparto e' "aperto" tutto il giorno e la notte, consentendo ai genitori di essere presenti senza restrizioni ne' limiti di orario", e "appena il piccolo ha superato la fase acuta di malattia, mamma e papa' vengono incoraggiati a partecipare alla cura dei loro piccoli, occupandosi dell'alimentazione e dell'igiene, in collaborazione con il personale di reparto".
Poi, aggiunge Lago, "appena il neonato ha raggiunto una sufficiente stabilita' viene proposta, anche per bambini che pesano meno di 1 chilogrammo, la Kangaroo Mother Care, conosciuta in Italia come Marsupioterapia: il piccolo viene posto a contatto pelle a pelle della mamma o del papa' per periodi di almeno due ore, facilitando quindi il legame e l'attaccamento".
La banca del latte consente di assicurare latte umano anche ai neonati la cui mamma non ne ha, e durante la degenza "viene garantito- spiega Lago- anche il monitoraggio del dolore, come quinto parametro vitale (assieme a frequenza cardiaca, frequenza respiratoria, saturazione di ossigeno, pressione arteriosa), al fine di poter intercettare le situazioni di stress e dolore e attuare interventi mirati al loro controllo". L'obiettivo, aggiunge la direttrice del reparto Tin di Treviso, e' poi "formare entro il 2020 parte del personale infermieristico alla metodologia Nidcap (Newborn individualized developmental care assesment progam), che consiste nello sviluppo di un piano assistenziale personalizzato per ogni neonato, al fine di supportarne il neurosviluppo durante il ricovero ospedaliero in un ambito di cura incentrata sulla famiglia". Anche i genitori sono supportati da una psicologa, "grazie al sostegno dell'associazione 'Per mio figlio'", conclude Lago.
"Nella rete neonatologica del Veneto, la Tin di Treviso e' il terzo centro volume e complessita' assistenziale, dopo Padova e Verona. Ogni anno vengono ricoverati circa 400 neonati, con varie problematiche neonatali mediche e chirurgiche, di cui circa 80 pretermine con peso neonatale inferiore ai 1.500 grammi e di questi circa la meta' con peso inferiore ai 1.000 grammi", conclude Francesco Benazzi, direttore generale Ulss 2.
(Wel/ Dire)