Mercurio (Arpa Lazio): Elementi che avvicinano tutti noi al divino
Roma, 1 ott. - "Nella Bibbia il primo attributo di Dio e' la sua creativita', in principio Dio creo' la terra e il cielo. In questo senso la creativita' e' quell'elemento che avvicina tutti noi al divino, e' quella forza che viene fuori quando riusciamo a sciogliere, o perlomeno a mettere da parte, i limiti che fanno parte della strutturazione della coscienza. È un momento di grande trascendenza, facciamo un salto oltre noi stessi e riusciamo per un attimo a vedere una dimensione della realta' con occhi nuovi e diversi". A spiegarlo all'Agenzia Dire e' Robert Mercurio, psicoanalista junghiano e segretario dell'Arpa (Associazione per la ricerca in psicologia analitica) sezione Lazio. Il suo e' un chiarimento importante per comprendere il valore della giornata promossa lo scorso 28 settembre al museo Macro di via Nizza a Roma sulle 'Matrici immaginali. Arte, inconscio e dimensione spirituale'.
"Jung disse una volta che gli artisti riescono a dare quella risonanza alla realta' archetipica che la nostra coscienza non riesce piu' a sentire e a percepire. Dal punto di vista psicologico- continua Mercurio- l'artista e tutti noi nei nostri momenti creativi abbiamo un compito molto importante". Sempre Jung ha lavorato molto sui mandala. "Il mandala rappresenta una specie di contenimento, il ripristino di una forma di solidita' e allo stesso tempo una forma di protezione. Rappresenta una forma di completezza che contiene dentro di se' tutto quello che e' necessario, protegge questi contenuti e allo stesso tempo tiene fuori gli elementi che sarebbero estranei o di disturbo. Sono stati fatti degli studi molti anni fa negli Stati Uniti da una collega, Rhoda Kellogg, su dei bambini che hanno vissuto dei momenti di trauma per aver cambiano casa, scuola o per la perdita di un loro caro. Sono momenti in cui c'e' il rischio di una disorganizzazione psicologica- chiarisce lo psicoanalista- ma e' stato dimostrato che questi bambini, disegnando spontaneamente dei mandala, delle forme regolari, hanno permesso alla psiche di ripristinare una solidita' e un'organizzazione fondamentale per la loro crescita e lo sviluppo della loro personalita'".
Tra i relatori e' intervenuta Magda Di Renzo, psicoanalista junghiana e responsabile del Servizio terapie dell'Istituto di Ortofonologia (IdO), su 'I processi creativi della psiche: quando la forma presentifica l'inconscio'.
(Wel/ Dire)