30 novembre congresso per rafforzare collaborazione ospedale-territorio
Roma, 5 nov. - Il 30 novembre il Sindacato italiano specialisti pediatri (Sispe) chiama a raccolta tutte le figure professionali che supportano i bambini con bisogni assistenziali complessi: medici chirurghi, psicologi e infermieri pediatrici. L'occasione e' fornita dal congresso 'Un bambino speciale', in programma a Roma nell'Auditorium di Via Rieti 13, "per sensibilizzare i professionisti - dall'ospedale al territorio - a darsi una mano". Cosi' Teresa Mazzone, presidente della Sispe, in una diretta Facebook con Federico Bianchi di Castelbianco, psicoterapeuta dell'eta' evolutiva e direttore dell'Istituto di Ortofonologia (IdO).
I bambini speciali sono rari ma sono tanti e necessitano di un'assistenza domiciliare integrata per respirare, alimentarsi, seguire terapie particolari, o ancora per problemi visivi e uditivi. Molte complicazioni che rendono difficile anche il loro stesso trasporto nello studio del pediatra. L'assistenza domiciliare raduna, infatti, attorno a questi bisogni tutte le figure professionali necessarie: il fisioterapista, l'infermiere, il neuropsicomotricista, il logopedista o il disfagista.
L'incidenza dei minori medicalmente complessi e' "aumentata perche', grazie ai progressi della medicina, e' aumentato il numero dei nati pretermine che sopravvivono piu' a lungo, con sequele legate a problematiche intercorse nel post nascita quali un'asfissia perinatale- spiega Mazzone- poi ci sono i bambini con malattie rare e quelli con anomalie congenite. Personalmente- fa sapere la pediatra- ho al momento in carico 7 bambini con bisogni complessi". Come si possono aiutare i pediatri ad aiutare le famiglie speciali? "I genitori che incontrano vivono una situazione difficile- continua Castelbianco- dall'affrontare le pratiche burocratiche alle relazioni umane. Il pediatra, oltre a fornire un'assistenza professionale e scientifica, deve fare i conti con tutti gli aspetti psicologici derivanti da questa realta'. Di fatto- aggiunge lo psicologo- si fa carico anche dei genitori e dei fratelli che non sempre godono di una rete sociale di supporto intorno. I fratelli hanno la fortuna di essere sani ma vengono seguiti di meno, cosa non sempre facile da accettare. Inoltre, molte famiglie si spezzano- sottolinea lo psicologo- il problema delle separazioni e' estremamente comune e frequente.
Gli stessi pediatri spesso finiscono per sostituirsi all'apparato sanitario".
I pediatri di famiglia sentono il bisogno di una "maggiore collaborazione ospedale-territorio- puntualizza Mazzone- un po' complicata, ma si puo' realizzare. Si puo' cercare di costruire, a livello territoriale, una rete piu' attiva nell'ambito di una stessa Asl o di uno stesso distretto, con un pediatra piu' esperto che metta a disposizione il suo know-how. Un piccolo impegno che potrebbe funzionare".
Il congresso Sispe, accreditato Ecm, tocchera' quindi questioni cruciali per i bambini con bisogni assistenziali complessi, non ultimi i temi delle vaccinazioni, della nutrizione artificiale e delle cure palliative. Tra i relatori ci saranno Alberto Villani, presidente della Societa' italiana di pediatria, e Renato Cutrera, presidente della Fiarped.
(Red/ Dire)