Roma, 19 mar. - "In Italia abbiamo un sottoinvestimento rispetto ad altri Paesi per la salute mentale. Tra le criticita' attuali del servizio c'e', ad esempio, la carenza di personale, nostra risorsa principale". Cosi' alla Dire Enrico Zanalda, presidente della Societa' italiana di psichiatria (Sip), a margine dell'incontro - a palazzo Armieri di Napoli - dal titolo 'Riflessioni sull'applicazione delle priorita' d'intervento individuate nella Carta della salute mentale a livello regionale'.
L'appuntamento napoletano vuole, tra le altre cose, portare all'attenzione delle istituzioni nazionali e locali la Carta della salute mentale presentata a Roma nell'aprile 2017. Tra le priorita' evidenziate dal documento emergono sia interventi di tipo economico, come lo stanziamento di un fondo destinato all'assistenza psichiatrica pari ad almeno il 6% del fondo sanitario nazionale (il dato odierno e' inferiore al 3,5%), sia di tipo sociale, come la creazione di una campagna informativa di sensibilizzazione contro lo stigma delle malattie mentali.
"Le priorita' di intervento - prosegue Zanalda - sono un rilancio del servizio sanitario nazionale in generale e, in particolare, dei servizi di psichiatria. Dagli Stati Uniti ci arriva la lezione per cui ogni dollaro che viene investito nella salute mentale ritorna alla comunita' quadruplicato. Investire in salute mentale vuol dire - conclude - investire in salute e avere un ritorno anche economico per il Paese".
All'incontro hanno partecipato anche, tra gli altri, Marina Alfonsina Rinaldi, responsabile Ssd Integrazione socio-sanitaria della Regione Campania e Andrea Fiorillo, segretario regionale Sip Campania. "Tante le criticita' - spiega Fiorillo - anche in Campania, ma e' vero che noi abbiamo la prima rete nazionale sui disturbi del comportamento alimentare coordinata dall'universita' Vanvitelli di Napoli".
(Wel/ Dire)