Bullismo, in eta' adulta segni psicopatologici
Bersani (Sapienza Roma): Aspetto cyber piu' pericoloso, salta la relazione
Roma, 12 mar. - Le conseguenze del bullismo non si esauriscono nell'eta' giovanile e adolescenziale, ma "lasciano un segno enorme in termini di psicopatologia per decenni". Lo ha detto Giuseppe Bersani, professore associato di Psichiatria all'universita' Sapienza di Roma nel corso delle audizioni della Commissione parlamentare per l'infanzia e l'adolescenza nell'ambito dell'indagine conoscitiva su bullismo e cyberbullismo.
"Pazienti affetti da disturbi depressivi, ansia, agorafobia, disturbi dissociativi", sono spesso ex bambini bullizzati, che, se seguiti in un percorso di sostegno psicologico, non riferiscono la loro esperienza "in prima battuta, perche' hanno difficolta' a verbalizzare e forse anche a ricordare". Un meccanismo che ricalca quello dell'anamnesi dell'abuso infantile, che si lega al fenomeno dell'"identificazione con il persecutore".
"Estremamente piu' pericoloso", secondo il professor Bersani, e' il cyberbullismo, perche' "salta la relazione. Nel bullismo- spiega- c'e' un comportamento vessatorio intenzionale, la ripetitivita', la relazione asimmetrica tra soggetto forte e soggetto debole, e il fatto che e' un atto pubblico. Nel cyberbullismo la relazione salta perche' scatta la dimensione dell'anonimato e spesso la vittima non sa chi e quanti lo perseguitano". Saltano anche i ruoli, tanto che il bullizzato tende ancora di piu' "ad identificarsi con il contesto persecutorio" e a diventare lui stesso un bullo, perche' "l'aspetto piu' doloroso e' l'esclusione".
(Wel/ Dire)
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