Roma, 28 mag. - Sono "3.400.000 le persone che nella popolazione italiana hanno avuto una diagnosi di tumore, in base ai dati riportati da Fatti e cifre dei Tumori in Italia 2018. 373.300 mila sono i nuovi casi ogni anno, con un'incidenza del 52% negli uomini e 48% nelle donne". In termini di prevalenza, invece, "sono le donne le piu' colpite, soprattutto perche' il tumore alla mammella e' uno dei piu' frequenti". Queste le parole di Anna Costantini, past president della Societa' italiana di psico-oncologia (Sipo) e direttrice dell'Unita' operativa dipartimentale di Psiconcologia dell'Ospedale Sant'Andrea di Roma, intervistata dall'agenzia Dire.
Per dare una misura del fenomeno, " considerando l'intera popolazione in termini di frequenza al primo posto abbiamo il colon retto, segue la mammella, il polmone poi la prostata". "Se pensiamo che nel 2000 i giovani affetti erano 1 su 900 e oggi si stima siano 1 su 450", possiamo affermare che in eta' evolutiva i tumori sembrano in crescita. Di piu', dunque, le nuove diagnosi, con "1.400 nuovi casi ogni anno per i bambini dai 0 ai 14 anni e 800, invece, negli adolescenti dai 15 ai 18". La grande differenza, spiega Costantini, e' che "in eta' evolutiva le probabilita' di guarigione sono molto piu' alte, in circa l'80% dei casi". Riguardo la sofferenza emozionale dei pazienti oncologici, questa viene riconosciuta a livello internazionale sotto il termine di distress. Distress, e' un concetto che compare da oltre 20 anni nelle Linee Guida del National Comprehensive Cancer Network per identificare la multidimensionalita' "della sofferenza psicologica, sociale, esistenziale, spirituale che puo' presentarsi in diverse forme in un continuum da normale, a moderata con caratteristiche sotto-soglia per disturbi piu' gravi, a grave come ad esempio nella depressione maggiore. Per questo- continua Costantini- il termine distress rende bene la realta' e complessita' dei nostri pazienti".
A questo proposito, la Sipo ha portato avanti una survey pubblicata su Cancer in 38 centri di Oncologia italiani, coinvolgendo oltre 1.100 pazienti. "Dai dati- ha spiegato la psico-oncologa- il 38% dei pazienti oncologici ha una condizione di distress, cioe' una sofferenza emozionale rilevante, che necessita di attenzione specialistica e supporto". Inoltre, "una metanalisi pubblicata nel 2011 su Lancet Oncology su circa 15.000 pazienti in ematologia, oncologia e cure palliative ha riscontrato invece come nei primi 5 anni dalla diagnosi circa 1/6 di persone con cancro ha una depressione sindromica, 1/3 depressione e disturbo dell'adattamento". Questo dato ha importanza dal momento che "la depressione e' un fattore di rischio riconosciuto per un peggior decorso della malattia associata negativamente alla sopravvivenza", sottolinea la docente di Psiconcologia e Psicologia dei Gruppi presso la Facolta' di Psicologia e Medicina dell'Universita' Sapienza di Roma.
(Wel/ Dire)