Roma, 14 mag. - La subvocalizzazione (o il canto nascosto) potrebbe giocare un ruolo nell'immaginazione uditiva anticipatoria, e potrebbe eventualmente rappresentare un modo per integrare le associazioni motorie con l'immaginazione uditiva. A dirlo e' uno studio americano pubblicato sulla rivista Psychophysiology.
A oggi diversi studi di risonanza magnetica funzionale rivelano l'attivazione nelle aree di pianificazione motoria durante l'immaginazione musicale uditiva. I ricercatori dell'Universita' di Buffalo (New York) e di Bucknell (Pennsylvania) hanno esaminato se tali attivazioni possano dare origine ad attivita' motoria periferica, chiamata sub-vocalizzazione o canto nascosto, utilizzando l'elettromiografia di superficie.
È stata misurata l'attivita' muscolare durante l'immaginazione uditiva che precedeva il canto, e durante un compito di immaginazione visiva con sensori posizionati sui muscoli laringei estrinseci, sui muscoli facciali e su un sito di controllo sul bicipite. La maggior attivazione e' stata rilevata nei muscoli laringei e delle labbra per i compiti uditivi piuttosto che per quelli visivi, mentre non sono state evidenziate differenze fra i diversi compiti per gli altri sensori. Inoltre, i cantanti meno accurati hanno mostrato una maggior attivita' della laringe durante l'immaginazione uditiva rispetto ai cantanti piu' precisi. Questo suggerisce che la sub-vocalizzazione potrebbe essere usata come una strategia per facilitare l'immaginazione uditiva, che sembra essere degradata nei cantanti imprecisi.
(Wel/ Dire)