Idea di Labas e studenti Medicina per sostegno a 'piu' deboli'
Roma, 23 lug. - Un laboratorio per promuovere la salute dove chiunque potra' ricevere assistenza: dal migrante appena arrivato in Italia che si sente spaesato e non sa come orientarsi nel Sistema sanitario italiano, all'omosessuale che semplicemente cerca supporto psicologico.
Da adesso in poi a Bologna c'e' un 'ambulatorio' in piu': si trova in vicolo Bolognetti, la 'casa' del collettivo Labas che, insieme al Gruppo Prometeo, l'associazione degli studenti di Medicina dell'Universita' di Bologna, ha dato vita al 'Laboratorio di salute popolare' (Lsp).
Anche se, come si puo' vedere dalla pagina Facebook gia' attiva, si possono prenotare delle visite mediche base (in vicolo Bolognetti e' gia' allestita una stanza con tanto di lettino), non bisogna pensare ad una sorta di sostituto del Pronto soccorso o come ad un consultorio.
"Gia' da tempo ragioniamo su cosa sia davvero la salute: per noi non e' solo mera assenza di malattia ma soprattutto autodeterminazione, inclusione, accoglienza e condivisione", scrive il collettivo su Facebook. Il primo obiettivo e' fare informazione e accompagnare le 'categorie piu' deboli' verso i vari servizi del Sistema sanitario nazionale, con la convinzione che "si possano superare le criticita' burocratiche". Sara' uno sportello di ascolto aperto a tutti, dai migranti alla comunita' lgbtqi, dalla salute delle donne fino a quella di chi soffre di dipendenze da sostanze. "Abbiamo deciso di chiamarlo laboratorio proprio per dare l'idea di qualcosa in costruzione continua grazie alle esperienze delle persone che lo attraverseranno", spiega Antonella Riccardi, del Laboratorio. Insieme a lei ci saranno medici, psicologici ma anche antropologi perche' la "salute e' intesa in modo ampio e va oltre il banale dottore che da' una prestazione all'altro", continua Riccardi, annunciando l'evento di inaugurazione.
(Wel/ Dire)